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Un percorso formativo per la tutela dei minori alla Facoltà Teologica

Otto incontri proposti dalla Scuola di Alta Formazione in Antropologia Medica

Prosegue nelle diocesi toscane l’impegno sul tema della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. In particolare la Scuola di Alta Formazione in Antropologia Medica della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale propone per l’anno accademico 2024/2025 uno specifico percorso formativo dedicato alla tutela e più in generale alla cura dei soggetti fragili.

Il percorso si articolerà in otto incontri con scadenza mensile, in presenza, nella sede della Facoltà Teologica, ma con la possibilità di partecipare anche da remoto.

Tutti gli incontri saranno tenuti da esperti e professionisti di alto livello a partire dal primo in programma giovedì 3 ottobre 2024 (ore 15.00-17.30) “Safeguarding. A proposito della complessa relazione tra profezia e Chiesa” che vedrà a colloquio il prof. Hans Zollner (Pontificia Università Gregoriana) con la prof.ssa Emanuela Vinai (Coordinatrice del Servizio Nazionale Tutela Minori).

Seguirà giovedì 21 novembre (ore 9.30-16.30) “Il ruolo dello specialista nel percorso formativo dei candidati alla consacrazione: profilo di personalità, la valutazione psicologica, formazione umana” con gli interventi di mons. Stefano Manetti (vescovo di Fiesole, delegato CET per il clero, i seminari e la pastorale delle vocazioni ), prof. Stefano Lassi (psichiatra, coordinatore della Scuola), prof. Marco Baleani (rettore del seminario e vicario episcopale per la formazione del clero della diocesi di Massa Carrara) e prof. Amedeo Cencini, docente dei corsi di Formazione permanente all’Università Salesiana).

Il prof. Lassi è uno dei componenti del Servizio regionale per la Tutela dei minori e degli adulti vulnerabili e del Servizio dell’Arcidiocesi di Firenze, di cui è responsabile mons. Gianni Cioli, servizio attivo da tempo insieme al Centro di ascolto.

Il programma degli incontri è sostenuto dal Servizio Regionale della Tutela dei Minori e adulti vulnerabili della CET coordinato da Suor Tosca Ferrante con il referente Vescovo mons. Carlo Ciattini e dal Gruppo di lavoro per il Propedeutico della CET con il referente Vescovo mons. Stefano Manetti.

Il programma completo degli otto incontri, che termineranno a giugno 2025, è consultabile sul sito della Facoltà Teologica www.ftic.it/saf-antropologia-medica/. dove sono indicate le modalità di iscrizione.

La Scuola di Alta Formazione in Antropologia Medica

La Scuola di Alta Formazione in Antropologia Medica, coordinata dal prof. Gianni Cioli e dal prof. Stefano Lassi, amplia l’offerta formativa della Facoltà che annovera una scuola di alta formazione in teologia e arti, un nuovo percorso di perfezionamento in scienze e pratiche del dialogo interreligioso, oltre alle licenze in teologia biblica e dogmatica consultabili sul sito https://www.ftic.it/

La Scuola di Alta Formazione in Antropologia Medica, in dialogo con le diverse tradizioni di ricerca in ambito medico-antropologico, offre le competenze necessarie per sviluppare modelli di cura in contesti medico-sociali attenti alla persona, alla maturità psico-affettiva, alle dinamiche di potere, alla dimensione di essere costitutivamente aperto alla relazione anche nella situazione di malattia o di mal-essere.

La vocazione pratica della disciplina viene sviluppata negli ambiti di formazione umana dei percorsi di discernimento, di approccio psicologico nei vari ambiti ecclesiali, della gestione dei processi sanitari di fine vita e assistenza e approccio a minori ed adulti vulnerabili.

La Scuola si rivolge a tutti gli interessati e in particolare a quanti svolgono un servizio a vario titolo sia negli ambiti sociali e culturali dove maggiore è l’impatto della cultura dello scarto nel determinare “isolamento della coscienza” e “tristezza individualistica” (Evangelii Gaudium 1), sia nell’ambito della tutela dei minori e adulti vulnerabili, oltre che nell’ambito psicopedagogico e della formazione umana, e desiderino approfondirne gli aspetti pratici in connessione a quelli teologici.

Le competenze acquisite nel percorso di studi sono inoltre proprie dei vari professionisti della salute, medici, psichiatri, psicologi, consulenti familiari, infermieri, referenti diocesani dei servizi di tutela minori e adulti vulnerabili, referenti centri di ascolto, formatori di seminari e scuole di formazione religiosa, insegnanti.