Fatima e Polonia. Sono queste le due nuove mete dei pellegrinaggi organizzati dall’ufficio diocesano diretto da don Gianfranco Cacioli. Il primo, in Portogallo, è in programma dal 18 al 23 luglio. La tappa più importante del viaggio sarà Fatima la cittadina dove nel 1917 apparse Maria, ai tre pastorelli Francesco, Giacinto e Lucia. «Il pellegrinaggio a Fatima – spiega l’arcivescovo Fontana – è un’esperienza che tocca il cuore. La storia dei tre fanciulli, Francesco, Giacinto e Lucia a cui è apparsa la Madonna suscita la consapevolezza di essere anche noi amati e presi per mano dalla Madre di Gesù». Tra le altre tappe del viaggio anche Lisbona, città particolarmente legata a sant’Antonio, figlio spirituale di san Francesco, il santuario di Santa Maria della Vittoria, il monastero di Alcobaca e la città di Coimbra, simbolo del Portogallo che conserva ancora con onore il convento dove ha vissuto Lucia, l’ultima dei pastorelli che videro Maria, scomparsa solo pochi anni fa. Le iscrizioni si raccolgono fino a sabato 30 aprile. Si svolgerà, invece, dal 22 al 27 agosto il pellegrinaggio in Polonia. Tra le tappe Cracovia, Czestochova e Versavia. Un viaggio che assume un significato particolare, visto che siamo alla vigilia della beatificazione del figlio più illustre di quella terra, Giovanni Paolo II. «Il pellegrinaggio della nostra diocesi in terra di Polonia acquista, in questo anno, un particolare significato: Giovanni Paolo II, Papa polacco, il primo di Maggio verrà proclamato Beato», spiega l’arcivescovo Fontana. «Molti luoghi che visiteremo sono segnati dalla sua presenza, dagli anni della formazione al sacerdozio, all’episcopato nella città di Cracovia; ci permetteranno di conoscere ancora più da vicino la vita e la personalità del grande Pontefice». Il cuore del pellegrinaggio sarà il santuario della Madonna nera di Jasna Gora, luogo simbolo del cattolicesimo polacco; ma anche Kalvaria, il Santuario della Divina Misericordia dove è sepolta Suor Faustina venerata ormai in tutto il mondo e la città dell’Immacolata, fondata da padre Massimiliano Kolbe, luoghi ricchi di spiritualità e di grande fascino. «Accanto a queste straordinarie testimonianze di presenza del divino, ispiratrici di fede e di amore, la sosta al campo di sterminio di Aushwitz dove si è consumata la più grande tragedia della storia, ci aiuterà a fare memoria vera del peccato e a toccare con mano le atrocità di cui è capace l’uomo quando pretende di mettersi al centro del mondo e farsi giudice della vita e della morte», spiega ancora l’arcivescovo Fontana. In questo le iscrizioni sono aperte fino al 14 maggio. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio pellegrinaggi allo 0575.40.27.234 oppure al 347.63.79.870di Lorenzo Canali