Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Un occhio di riguardo per l’amministrazione parrocchiale

«Valorizzare il Consiglio parrocchiale per gli affari economici. Lo sollecita il Vescovo nella lettera che invia alle comunità dopo la visita pastorale. Monsignor Gualtiero Bassetti spiega che il Consiglio per gli affari economici «non può essere equiparato a un consiglio di amministrazione», ma è «un organismo di sostegno al parroco nello svolgimento del suo ministero». Esso deve essere formato da «laici preparati, competenti in materia economica e finanziaria, di saldi principi cristiani e dotati del buon senso necessario per l’amministrazione del patrimonio» ed è un «prezioso strumento di corresponsabilità».Nelle annotazioni sulla gestione delle parrocchie si sottolinea che il conto corrente della parrocchia deve essere intestato alla medesima e che i consigli parrocchiali sono tenuti a redigere un rendiconto economico di cui siano informati i fedeli. Inoltre ogni parrocchia deve essere dotata del libro delle entrate e delle uscite e il bilancio annuale deve essere presentato alla diocesi. Particolare cura va riservata all’ordinaria manutenzione della chiesa. «Le vostre parrocchie – spiega il Vescovo – possiedono un notevole patrimonio artistico che va difeso e conservato nelle migliori condizioni, anche mediante sistemi di sicurezza». Inoltre, per la presentazione di progetti di restauro, per la stipulazione di convenzione con privati o enti, per i contratti di affitto, è necessario chiedere l’autorizzazione agli uffici diocesani competenti. Un occhio di riguardo merita l’archivio parrocchiale dove sono contenuti dati riservati e informazioni che oggi vengono chiamati «dati sensibili» in quanto riguardano la privacy di persone ancora in vita. Pertanto, le persone che in una parrocchia hanno a che fare con l’archivio devono essere coscienti del compito delicato che rivestono e sono tenute ad una assoluta riservatezza.Nell’archivio ci sono registri definiti obbligatori: sono quelli dei catecumeni, dei battezzati, dei cresimati, dei matrimoni, dei defunti, delle Messe, dei legati, di entrate e uscite e dell’inventario. Sono, invece, registri raccomandati quelli dello stato d’anime, delle Prime Comunioni e della cronaca.