Vita Chiesa
Un nuovo sacerdote e tre diaconi per la Chiesa di Grosseto
La celebrazione si terrà nella cattedrale di san Lorenzo alle ore 17 e sarà preceduta da una veglia di preghiera comunitaria, a cui sono invitati sacerdoti e laici di tutte le parrocchie e realtà ecclesiali grossetane, in programma venerdì 10 gennaio alle ore 21 nella basilica del Sacro Cuore a Grosseto.
A ricevere l’ordinazione sacerdotale sarà don Patrizio Corbelli, finora diacono nella parrocchia dell’Addolorata nel quartiere Gorarella, mentre il diaconato sarà donato ai seminaristi Marco Gentile, Marius Balint e Stefano Papini. Il rito sarà trasmesso in diretta da Tv9, all’interno della cattedrale saranno allestiti quattro maxi-schermi per consentire a tutti i fedeli di poter seguire con cura le fasi della liturgia.
«Questi giovani sono un dono e un mistero, come dono e mistero è ogni vocazione con cui Dio chiama ciascuno di noi a fare della propria vita qualcosa di grande – dice il vescovo di Grosseto, mons. Rodolfo Cetoloni – Con stupore la comunità cristiana di Grosseto accoglie Patrizio, Marco, Marius e Stefano come un regalo prezioso che il Signore fa affinché Cristo, che abbiamo celebrato bambino nella grotta di Betlemme, continui a dimorare tra noi, nella nostra città, nei nostri paesi, nei nostri quartieri, tra le nostre case, nei luoghi dove si lavora, si spera, si impara, si cresce, si muore. Di questi giovani ringrazio prima di tutto le loro famiglie, per la cura e la premura con cui li hanno aiutati a vivere; ringrazio le parrocchie e le comunità in cui si sono formati alla fede sperimentando che la Chiesa è cammino insieme; ringrazio i formatori del seminario, a partire da don Giampaolo Marchetti, che con passione, impegno, entusiasmo e docilità porta avanti il delicato servizio di rettore del seminario diocesano e di vice rettore del seminario regionale di Siena, dove avviene la formazione dei nostri aspiranti alla vita sacerdotale. Grazie, infine, ai sacerdoti e alle comunità parrocchiali che li hanno accompagnati fin qui, chiedendo a tutti la carità della preghiera e dell’amicizia fraterna, affinché nel percorso che da sabato li attenderà, Patrizio, Marco, Marius e Stefano non si sentano mai soli e smarriti».
Da agosto il vescovo Rodolfo ha desiderato che i quattro giovani in procinto di ricevere l’ordinazione al sacerdozio e al diaconato vivessero in vescovado, per sperimentare con lui una forma di residenza a metà strada tra la comunione e il vivere da soli e realizzare una fraternità reale.