Ci sono cose nella vita che mai potremmo immaginare di fare, eppure accadono.Basta sognarle, volerle e a volte diventano realtà.Questo è quello che è successo ai ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD),con sede a “Il Parco del Mulino”, che insieme ad altri ragazzi di altre associazioni di Livorno tra cui “Volare senza ali”, mercoledì 11 dicembre realizzeranno il sogno di incontrare il Papa.Proprio così, circa un centinaio tra ragazzi e genitori, partiranno il giorno precedente alla volta di Roma per andare a conoscere Papa Francesco.«Ancora mi sembra impossibile, commenta Daniele Tornar presidente dell’Associazione, tutto è nato per caso da un’idea di Miriam Magidi, la mamma di uno dei nostri ragazzi che ben presto si è trasformata in un progetto vero e proprio».I ragazzi sono entusiasti ed emozionati per questo incontro, passando per i corridoi, c’è chi chiede di poter partecipare per non perdersi questo importante appuntamento.«Mi auguro ci sia posto per tutti, commenta ancora Tornar, ogni giorno c’è qualche richiesta e spero possa essere esaudita perché per tutti noi è un sogno che diventa realtà».In questa occasione, i ragazzi faranno dono a Papa Francesco di alcune loro lettere, come suggerito dal Vescovo Simone, per invitarlo a Livorno.Un invito già rivolto al Santo Padre dal Vescovo stesso in occasione della Visita Ad Limina della Diocesi dello scorso dieci aprile, nuovamente rinnovato con uno striscione con su scritto “Papa Francesco, Livorno ti aspetta” per l’inaugurazione della Madonna dei Popoli il 7 settembre ed ora nuovamente proposto da questi ragazzi.«Se l’invito andasse a buon fine, non oso immaginare come potrebbe essere ospitare il Santo Padre a Livorno qui nella nostra sede, confessa il presidente, già l’idea di poterlo andare ad incontrare è un regalo incredibile, se dovesse venire qui …non ci voglio neppure pensare!».L’emozione e la felicità di quest’esperienza si percepisce nelle parole e nello sguardo del dott. Tornar, così come l’amore che dimostra per ognuno dei ragazzi che incontra, una parola, un gesto per tutti.A Roma ci saranno anche i ragazzi di “Volare senza ali”, « un’associazione, ci spiega, che ha collaborato con i nostri ragazzi quest’estate a Dynamo Camp, una collaborazione che continua tutt’ora una volta a settimana; ad agosto alcuni ragazzi hanno fatto da volontari a questo “speciale campeggio” per bambini affetti da patologie neurologiche, tetraplegici…, si sono messi a loro “servizio” e li hanno accompagnati per una settimana nelle attività del campeggio».Un’esperienza unica nel suo genere e che sottolinea quante forme diverse e speciali ha l’amore.Ma a “Il Parco del Mulino” le iniziative e i servizi sono anche altri: circa cinquanta ragazzi ogni giorno gravitano al centro, frequentando laboratori e mettendosi a disposizione degli altri offrendo vari servizi; la dimostrazione che tutto è possibile.Dal 2007, anno di apertura della struttura e successivamente nel 2008 con la nascita dell’Associazione, gli obiettivi e le iniziative sono cresciute grazie alla volontà e all’impegno dei ragazzi e di chi gli sta intorno; nell’ultimo anno tre iniziative hanno preso vita: l’apertura dell’area camping, la costruzione di una piccola palestra e l’acquisizione di un peschereccio.Ma andiamo per ordine…L’area CamperUno spazio per chi sosta un breve periodo che offre acqua, luce e uno scarico: un luogo vicino al mare dove i ragazzi lavorano come accoglienza seguiti da tutor.La palestraNon è una palestra all’avanguardia con chissà quali macchinari di ultima generazione ma uno spazio per ritrovarsi, per dare risposte a esigenze specifiche con terapie motorie e di riabilitazione.Una struttura creata grazie ai contributi della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno e grazie alla generosità di tanti amici.Il peschereccioForse il sogno più strano e più incredibile che l’Associazione si augura di poter realizzare al più presto.Donato dalla Onlus “Vivere insieme”, il peschereccio (senza motore) è ormeggiato attualmente davanti ai 4 Mori e dovrebbe quanto prima diventare un piccolo gioiello di ristorazione; le richieste per la gestione sono già diverse, le autorizzazioni stanno arrivando, manca solo un po’ di olio di gomito e qualche euro per sistemare quello che potrebbe diventare il fiore all’occhiello dell’Associazione e una fonte di lavoro per i ragazzi.Un esempio da seguire, un mondo da scoprire per capire che tutto è possibile…perché i sogni, possono avverarsi!