Toscana
Un minareto tra i campanili
Mentre la Lega alza il tiro sul «pericolo islamico» in Toscana si discute sulla costruzione di due moschee. Non semplici luoghi di preghiera per islamici, che già oggi esistono in diverse città toscane, ma due «centri» islamici ben riconoscibili, con tanto di minareto, e che oltre a permettere il culto, siano anche punto di aggregazione e di dibattito per i musulmani. A Colle Val d’Elsa, grazie anche ai fondi del Monte de’ Paschi di Siena, si è già nella fase esecutiva e forse tra un anno la moschea potrebbe essere realtà. Accordi in tal senso sono stati sottoscritti dall’amministrazione comunale e dalla locale comunità islamica.
A Firenze invece, per ora, se ne discute soltanto, dopo la proposta lanciata, all’indomani degli attentati londinesi, dal capogruppo Ds in consiglio comunale Ugo Caffaz. Le reazioni politiche sono state all’inizio quasi tutte di segno positivo, anche se con il passare dei giorni si sono udite anche voci di dissenso, specie dopo l’intervento fortemente critico di Oriana Fallaci sul «Corriere della sera».
Sulla proposta di far nascere una moschea a Firenze, Toscanaoggi ha raccolto i pareri, oltre che del presidente della comunità islamica fiorentina, l’iman Elzir Izzeddin di due intellettuali cattolici, il medievista Franco Cardini e l’ex rettore dell’Università di Firenze, il fisico Paolo Blasi. Su questo argomento abbiamo anche dato vita ad un sondaggio on line.
Quale Islam nelle moschee?
a cura di Daniele Rocchi
CARDINI: È una splendida idea e ci renderà più sicuri
BLASI: Sì, ma nel rispetto delle nostre leggi
Colle, tra un anno la prima moschea toscana
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