Prato

Un «marchingegno rinascimentale» per una visione immersiva di San Miniato al Monte

Lo hanno definito una sorta di «marchingegno rinascimentale» attraverso il quale poter vedere, in un colpo solo la piana di Firenze e l’abbazia di San Miniato al Monte. La curiosa installazione ottica è stata ideata e realizzata dall’Associazione 360 in occasione dei festeggiamenti per il millenario dell’antica chiesa olivetana posta sopra la città di Firenze. Il gruppo è formato da giovani studenti universitari dell’ateneo fiorentino con lo scopo di promuovere l’arte in tutte le sue forme, con particolare attenzione all’architettura. Creatività, pianificazione e azione sono le tre parole chiave di questa associazione no profit con sede a Prato e formata da ragazzi pratesi e fiorentini. In particolare lo strumento è stato realizzato da artigiani pratesi: dal restauratore Piero Pierini, da artigiani della Prato Marmi e dal fabbro di Officina Edilmeccanica.

Sabato scorso c’è stata l’inaugurazione alla presenza dell’abate dom Bernardo Gianni. Il progetto si chiama ECHo.V, che significa «Ecco Cosa Ho Visto», e già dal nome lascia intendere che si tratta di un nuovo modo di vedere uno dei panorami più belli del capoluogo toscano. «La nostra installazione – spiegano dall’Associazione 360 – è uno strumento ottico che sfrutta le leggi fisiche della riflessione della luce, permettendo così di ammirare contemporaneamente la facciata di San Miniato e la città di Firenze». L’idea dunque è quella di «regalare» al visitatore una esperienza immersiva e coinvolgente. La creazione di questo originale strumento ottico è stata ispirata da una lirica di Mario Luzi, suggerita da dom Bernardo all’Associazione 360: «Essendo stata nel sogno di La Pira “La città posta sul Monte” forse ancora la illumina».

L’installazione, collocata nel piazzale antistante la basilica, sarà visibile e usufruibile fino a sabato 27 aprile, giorno di chiusura dei festeggiamenti del millenario, alla presenza del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, chiamato da dom Bernardo a presiedere la messa conclusiva, alle ore 17,30, e a chiudere la porta santa dell’abbazia, aperta durante questo anniversario.