«È stata la festa degli amici di Toscana Oggi e della gente comune». L’affermazione di una nostra abbonata – una tra i tanti che ci ha chiamato per compiacersi della riuscita della festa di venerdì 9 gennaio – riassume bene il senso dell’evento pratese per i 25 anni del settimanale e i 20 anni dell’Agenzia Sir. C’era il parterre delle autorità al completo – e non lo avremmo mai immaginato in quei termini – c’erano i colleghi delle redazioni locali, c’erano i collaboratori, ma soprattutto c’erano tanti abbonati e lettori. È questo è il principale motivo di soddisfazione, perché Toscana Oggi è, innanzitutto, il settimanale della gente comune. Così, in salone comunale c’erano sì il sindaco Romagnoli, il presidente della Provincia Logli, il presidente della Regione Martiniprefetto Maffei, il questore Savi, il comandante dei Carabinieri Mazzapresidente della Camera di Commerco Longonuovo arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori, che ha fatto così la sua prima visita a Prato; ma c’era soprattutto chi il giornale lo legge, chi anche lo diffonde e lo promuove nelle parrocchie. Insieme a numerosi sacerdoti della nostra diocesi e delle altre diocesi della Toscana. Il primo appuntamento era con i saluti ufficiali, la commemorazione dei 25 anni del settimanale e, nella seconda parte del pomeriggio, il convegno dedicato a «Informazione e territorio: a misura di regione». L’avvio ha avuto un po’ di ritardo, per attendere i Vescovi. Mons. Simoni, infatti, ha accolto – per un incontro di benvenuto – in palazzo vescovile l’arcivescovo di Firenze insieme al suo ausiliare Maniago e al Vescovo di Fiesole Giovannetti. Poi, davanti ad una sala gremitissima come raramente capita di vedere (posti in piedi; in tutto oltre 200 persone), il nostro coordinatore Gianni Rossi ha introdotto e dato via via la parola alle autorità per i saluti istituzionali. Saluti che – come in tanti hanno rilevato, a cominciare dal Vescovo Simoni – non sono stati certo di circostanza. Nelle parole di Romagnoli, Logli e Martini c’è stato il riconoscimento e l’apprezzamento delle peculiarità e del ruolo di Toscana Oggi nel panorama dell’informazione locale e regionale. Non poteva mancare – il riferimento c’è stato in diversi interventi – l’omaggio a due dei fondatori del settimanale: mons. Pietro Fiordelli – di cui il 9 gennaio ricorreva il 93° anniversario della nascita – e di mons. Oreste Cioppi (per l’occasione, la redazione pratese aveva provveduto a portare un omaggio alle tombe di entrambi). Poi, centrale, il discorso del direttore Alberto Migone, che ha ripercorso la storia di Toscana Oggi e ha gettato lo sguardo al futuro. Poco prima, mons. Simoni lo aveva indicato «come uno dei laici nel senso più bello di questa parola, cristiani che sanno vivere la loro laicità nella loro autonomia, responsabilità e al tempo stesso nel raccordo con i pastori della Chiesa, che io abbia conosciuto in questi anni». Il tempo correva ed il convegno ha saputo, con flash veloci ma efficaci, lanciare ai presenti messaggi importanti. Di cui parliamo nella parte regionale del giornale. Particolarmente apprezzato l’intervento del «vaticanista» del Tg1 Fabio Zavattaro.La festa è poi preseguita, per le autorità, gli ospiti, i collaboratori e gli incaricati parrocchiali, al Palazzo Novellucci, dove è stata offerta una cena buffet. Giusto in tempo per il concerto – spettacolo di Riccardo Marasco al Politeama. Dove c’era già il tutto esaurito delle grandi occasioni.