Lettere in redazione
Un «errore» allegare quel fascicolo sull’energia
Caro direttore, le confesso di essere rimasto negativamente sorpreso dal fascicolo («Energia per il futuro») allegato al giornale di questa settimana (il n. 3 del 24 gennaio, ndr). Inizialmente non capivo nemmeno cosa fosse, se un approfondimento da voi curato sui problemi del nucleare o addirittura un documento della Chiesa del quale non ero mai venuto a conoscenza. Ad avvalorare quest’ultima impressione, c’era l’ultima pagina con un testo del cardinale Renato Martino. Poi, guardando meglio, mi sono accorto che il fascicolo è realizzato da una tale «MAB.q» che non so che cosa sia, se un’agenzia di pubblicità o che altro, dietro alla quale però ci dovrebbe essere in qualche modo l’Enel. A parte il fatto che non mi sembra giusto spedire ai lettori qualcosa che non si capisce cosa sia, mi domando se quella espressa in quel fascicolo è la vostra posizione, ovvero se siete così convinti che le centrali nucleari siano la soluzione giusta per produrre in futuro l’energia elettrica. Caro direttore, le consiglierei un’altra volta di fare più attenzione a quello che allega al giornale.
Pubblico questo solo intervento, privo anche della firma (ma l’autore lo conosco persino di persona), perché sintetizza bene quello che da molti e da più parti mi è stato detto per lettera, per email, per telefono e a voce. Non ho memoria di una reazione così a qualcosa pubblicato o allegato a Toscana Oggi. Per sdrammatizzare direi, con il compianto direttore Alberto Migone, che è segno che il giornale questa settimana è arrivato e che viene anche letto con attenzione, inserti pubblicitari compresi. Eh sì, perché di inserto pubblicitario, appunto, si trattava. Ma ciò non assolve il settimanale dalla responsabilità. Preciso solo che la «MAB.q» è un’agenzia di comunicazione che ha tra i suoi clienti realtà cattoliche come la Radio Vaticana, il Centro sportivo italiano, l’Azione cattolica e persino una diocesi toscana. Tra gli altri clienti figura anche l’Enel, ma nel caso specifico del fascicolo «Energia per il futuro» l’Ente non c’entra perché si tratta di un’iniziativa propria della stessa «MAB.q» su un argomento al centro del dibattito. Non è che non avessi valutato i rischi. Avevo chiesto per tempo una copia del fascicolo. L’avevo letto. Avevo chiesto qualche parere, ma poi avevo deciso di allegarlo al giornale ritenendolo utile (sia pure di parte) proprio per avviare un dibattito e soprattutto un po’ utile, lo ammetto con molta franchezza, alle non floride casse del giornale. Mi prendo quindi tutta la responsabilità e accetto l’invito di molti amici a stare più attento la prossima volta, promettendo di approfittare di questo «incidente di percorso» per avviare un dibattito serio sull’energia nucleare sulla quale, come spesso succede, le posizioni, anche in ambito cattolico, sono variegate.