La realizzazione della nuova chiesa di Terranova Bracciolini, costituisce un evento significativo per la comunità cristiana di quel territorio, in quanto è un’operazione molto complessa che non può essere considerata solo un’opera edilizia, ma coinvolge diverse figure che hanno il compito di interagire sinergicamente tra loro. E’ proprio dal dialogo continuo tra la comunità parrocchiale guidata dal parroco don Donato Buchicchio, il progettista, e la diocesi a mezzo degli uffici diocesani competenti (Ufficio per l’edilizia di culto, Ufficio per i beni culturali e l’arte sacra e Ufficio amministrativo), che si è potuto raggiungere l’obiettivo di definire un progetto che rispondesse alle esigenze pastorali e nello stesso tempo esprimesse un’architettura degna di un edificio sacro, tale da emergere dal tessuto urbano circostante. Il progetto è stato affidato all’architetto svizzero Mario Botta, oggi uno dei più illustri rappresentanti dell’architettura internazionale, il quale annovera provata esperienza nella progettazione di edifici di culto. Il progetto è ormai giunto alla fase esecutiva, dopo un lungo percorso, nel quale è stato più volte rimesso in discussione. Troppo spesso, infatti, negli ultimi anni, si è prodotta un’architettura nella quale gli edifici sacri risultavano privi di quelle peculiarità che devono caratterizzare un edificio di culto, fatto per distinguersi dal tessuto urbano circostante, in grado di stupire non solo la comunità cristiana ma anche l’intera collettività. Proprio grazie a quella collaborazione continua tra il parroco, il progettista, gli uffici diocesani, ma anche al dialogo che gli stessi hanno instaurato con il Servizio nazionale per l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, si è arrivati a definire un progetto che risponde in primo luogo alle esigenze pastorali e di culto, senza però penalizzare l’aspetto architettonico in quanto espressione della cultura contemporanea e della Chiesa che vive nella storia in armonia con la sua comunità. Il progetto dell’edificio, pur rappresentando un ottimo esempio di architettura contemporanea, con forme per alcuni insolite proprio per la sua modernità, prevede l’utilizzo di materiali classici quali il laterizio e la pietra, che sotto certi aspetti legano il passato al presente, dando un segno di solidità e continuità. La forza trasmessa dalle linee architettoniche è tale da dare un segno forte della sua presenza nel territorio; gli spazi interni, ben definiti, sono in grado di delineare tutte le fasi di un’assemblea riunita per la celebrazione dei santi misteri. Stefano Mori