A Firenze, da ben 111 anni, opera l’Istituto Agronomico per l’Oltremare, costituito nel 1904 da un gruppo di agronomi tropicalisti con il compito di realizzare attività in ambito agronomico nelle colonie italiane di allora. Come ci spiega in questa intervista Mariarosa Stevan – che lo ha diretto fino allo scorso 31 dicembre -, successivamente si trasferì nella grande sede di via Cocchi, appositamente costruita, e nel secondo dopoguerra entrò sotto l’egida del Ministero degli affari esteri divenendo un organo tecnico scientifico del ministero, per realizzare attività di cooperazione allo sviluppo e di formazione rivolta anche a tecnici dei Paesi interessati. Ad agosto del 2014, la legge di riforma della cooperazione internazionale ne ha ridisegnato il ruolo prevedendo, dal 1° gennaio 2016, l’avvio della nuova Agenzia per la cooperazione, di cui lo stesso Agronomico diviene parte integrante mantenendo la sede a Firenze nonché il compito che ha sempre avuto per la realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo prioritari per la cooperazione italiana. Ma anche per altri aspetti l’Agronomico è una vera e propria perla, tuttora poco conosciuta, grazie al suo giardino tropicale e al ricchissimo archivio.Intervista di Marco Lapi. Montaggio di Matteo Fagioli