Toscana
UGANDA, MASSACRO IN CAMPO PROFUGHI, 26 VITTIME E 500 CAPANNE BRUCIATE
È di almeno 26 morti, dieci feriti gravi e circa 500 capanne bruciate il bilancio dell’attacco dei ribelli del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lord’s resistance army, Lra), avvenuto ieri in un campo profughi del Nord Uganda. La MISNA lo ha appreso da un giornalista di Radio Wa’, un’emittente della città di Lira, che ha contattato il responsabile del distretto di Apac, Ben Olwa. Secondo diverse testimonianze, i ribelli sono entrati nel campo per sfollati ad Aboke (sottocontea di Otwal, distretto settentrionale di Apac) all’imbrunire, quando non erano ancora arrivati i soldati governativi che normalmente pattugliano l’accampamento di notte.
All’arrivo dei militari di Kampala sarebbe iniziato un combattimento, protrattosi tra le 20:00 e mezzanotte (ora locale). I miliziani intanto hanno appiccato il fuoco a centinaia di capanne, all’interno delle quali ha perso la vita un numero imprecisato di civili, mentre alcuni sono stati uccisi dai colpi di arma da fuoco durante la battaglia. Alla fine, nel campo, Olwa ha contato i cadaveri di 20 persone, tra cui 6 bambini; ha riferito poi che altri sei corpi senza vita sono stati trovati lungo la strada percorsa dai ribelli dopo il raid.