Toscana

UGANDA, ANCORA VIOLENZE. L’APPELLO DEL PAPA

Oltre cinquanta persone sono state rapite nel nord Uganda dai ribelli del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lra) in un attacco compiuto nella notte tra mercoledì e giovedì vicino ad Aliwan, 60 chilometri ad est di Lira, capoluogo dell’omonimo distretto. Lo riferiscono fonti della MISNA, precisando che gli ‘olum’ (che vuol dire ‘erba’, così vengono chiamati nella lingua locale) hanno depredato molte case, obbligando poi 56 persone – uomini, donne e bambini – a seguirli nella boscaglia. L’incursione non ha provocato vittime, ma alimenta il clima di insicurezza per la popolazione che vive nelle zone settentrionali del Paese, costantemente sottoposta alle angherie dei ribelli del Lra.

Questa drammatica situazione è stata oggetto di un appello lanciato dal Papa mercoledì scorso al termine dell’udienza generale. Le parole di Giovanni Paolo II sono giunte anche alla martoriata popolazione civile delle aree settentrionali dell’Uganda attraverso le frequenze di ‘Radio Wa’ (la ‘nostra radio’), emittente diocesana di Lira che con le proprie frequenze riesce a raggiungere 4 milioni di persone nei distretti di Adjumani, Gulu, Kitgum, Pader, Lira, Apac, Soroti e Kaberamaido. “Le parole del Papa – riferisce alla MISNA un operatore di radio Wa – ci ha portato una ventata di ottimismo e di speranza. La gente ha ascolto con entusiasmo l’intervento di Giovanni Paolo II, che ci dà coraggio per far fronte al nostro dramma quotidiano”. Misna