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Ue: Von Der Leyen e Lagarde, due donne alla guida di istituzioni europee

(Bruxelles) Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha confermato, con una conferenza stampa iniziata ieri sera alle 19.34 e conclusasi in 8 minuti, il «pacchetto» (l'espressione è sua) di nomine alle più alte cariche dell'Unione europea.

La tedesca Ursula Von Der Leyen è indicata alla guida della Commissione (dovrà avere la fiducia del Parlamento europeo) e lei stessa «ha indicato come futuri primi vicepresidenti vicari Frans Timmermans», olandese, «e Margrethe Vestager», danese. Christine Lagarde, francese, è destinata a guidare la Banca centrale europea. Charles Michel, belga, raccoglierà il testimone di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo. Per la figura dell’Alto rappresentante il nome è Josep Borrell, spagnolo. Tusk ha parlato di un accordo sottoscritto da tutti i leader presenti a Bruxelles; si è detto «soddisfatto» per il rispetto della parità di genere: due donne e due uomini. «Valeva la pena aspettare per questo risultato», ha commentato. «Ora è il Parlamento europeo che deve votare» sulle figure del presidente della Commissione e dell’Alto rappresentante (che è anche vicepresidente della Commissione).

Non sfugge il fatto che per queste cariche sono identificate tutte figure di Paesi dell’Europa occidentale e che ora, dice Tusk, occorrerà recuperare un equilibrio geografico ad esempio per i vicepresidenti della Commissione e nell’assegnazione dei dicasteri di maggior peso. In questo senso Tusk cita espressamente anche l’Italia. La pratica degli spietzenkandidaten appare ovviamente accantonata. Rimane aperta la partita per la presidenza dell’Europarlamento, per il quale a questo punto si fa largo un nome dell’est, socialdemocratico: potrebbe essere il bulgaro Sergei Stanishev.