Italia
Ue, una Carta senza Dio
È vero che ai 16 articoli manca ancora il «preambolo» dove i riferimenti alle radici cristiane, o giudaico-cristiane, potrebbero trovare spazio, come ha sottolineato lo stesso presidente della Convenzione, il francese Valery Giscard D’Estaing. Ma il dibattito di questi mesi ha mostrato tutte le difficoltà politiche a recepire le richieste dei cattolici. Richieste ribadite autorevolmente da Giovanni Paolo II, nell’Angelus di domenica scorsa, festa dei patroni d’Europa Cirillo e Metodio e dal Segretario di Stato in un’intervista rilasciata martedì scorso al quotidiano «Avvenire» .
«I valori enunciati nei primi articoli della bozza di Trattato, libertà, dignità umana, democrazia, tolleranza, solidarietà ha affermato Nikolaos Foskolos, presidente della Conferenza episcopale della Grecia , sono valori che trovano fondamento nel Vangelo. Non basta enunciarli ma vanno inseriti nel cristianesimo che è proprio dell’Europa. L’Europa immaginata dai padri fondatori era principalmente cristiana, basata sullo spirito. Oggi, però, è l’economia, la finanza a farla da padrona. Non mi sembrano gli ideali più adatti per la nuova Europa».
COSTITUZIONE EUROPEA, GIOVANNI PAOLO II AUSPICA RIFERIMENTO A RADICI RELIGIOSE