Toscana

UE, SI’ A NEGOZIATI ADESIONE PER TURCHIA. VESCOVI TURCHI: «SVOLTA STORICA PER IL PAESE»

“Siamo molto felici per la decisione della Commissione europea. Si tratta di un momento fondamentale per tutta la Turchia. Quello dell’ingresso in Europa diventa un processo irreversibile che impegna e conferma il Paese nel processo di riforme democratiche già avviato”. Nelle parole di mons. Georges Marovitch, portavoce, c’è tutta la soddisfazione dei vescovi turchi per il ‘sì’ all’apertura dei negoziati di adesione all’Unione europea giunto, il 6 ottobre, da Bruxelles da parte del presidente della Commissione europea, Romano Prodi.

“Non dobbiamo, però, dimenticare – dichiara al Sir mons. Marovitch – che siamo ancora all’inizio di un lungo cammino e che per applicare tutte le riforme ci vorranno ancora degli anni”. “Restano aperte – ricorda il portavoce – questioni legate, per esempio, al riconoscimento giuridico delle Chiese, al recupero di immobili appartenuti alle Chiese. Questi ci servono per mantenere scuole ed ospedali gestite da organismi ecclesiali. Dei passi avanti sono stati fatti, anche in altri settori, ma le Istituzioni vanno sostenute, soprattutto adesso. La Chiesa cattolica farà, a riguardo la sua parte nel pieno rispetto dei ruoli”. “C’è chi parla dell’ingresso della Turchia in Europa non prima del 2015 – conclude – ma sembra prematuro fare previsioni. Molte cose possono accadere, anche un cambio nel governo e la rinuncia ai negoziati di adesione. Ciò che conta adesso è che non si fermi il processo di riforma e di democratizzazione della Turchia per ancorarci all’Europa”.Sir

Dossier di Asianews su Turchia e Ue