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Ue, le tappe più importanti
La Conferenza intergovernativa, che si è aperta a Roma il 4 ottobre scorso, realizza un’altra importante tappa della costruzione europea. Ecco una breve sintesi delle date storiche che l’hanno preceduta:
– 1949 – Consiglio d’Europa. Pur non essendo un’istituzione integrata nell’Europa comunitaria, può considerarsi il primo embrione dell’idea di Unione europea. Nelle intenzioni originarie, doveva rappresentare l’omologo europeo dell’Onu a livello internazionale, con la funzione di avviare una cooperazione politica, basata sul rispetto dei diritti umani e sui principi di libertà, di armonizzazione sociale e cooperazione culturale. Da dieci Paesi fondatori, oggi si è passati a 43 membri. Il Consiglio ha una struttura confederale.
– 1951 – Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio). Il ministro degli esteri francese Robert Schuman presenta il 9 maggio 1950 il piano per questa organizzazione, alla quale aderiscono Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda. Il 18 aprile 1951 viene firmato a Parigi il Trattato istitutivo.
– 1957 – in Campidoglio (Roma) si svolge la cerimonia della firma dei due Trattati di Roma istitutivi della Comunità economica europea (Cee) della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom). Li firmano, il 25 marzo, gli stessi paesi membri della Ceca: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda.
– 1973 – Entrano a fare parte della Cee a partire dal primo gennaio Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca.
– 1979 – Il 10 marzo viene adottato il sistema monetario europeo (Sme), mentre nel giugno successivo per la prima volta vengono eletti a suffragio universale i 410 membri del Parlamento europeo.
– 1981 – La Cee a dieci: il primo gennaio aderisce la Grecia.
– 1986 – La Cee a dodici: aderiscono Spagna e Portogallo.
– 1986 – L’atto Unico: a Lussemburgo, il 17 febbraio viene firmato l’Atto unico europeo, la prima riforma del Trattato Cee.
– 1991 – Trattato di Maastricht: varato la notte tra il 10 e l’11 dicembre e firmato il 7 febbraio, è all’origine dell’unione monetaria, stabilendo gli accordi per l’Unione politica (Upe) e l’Unione economica e monetaria (Uem). Pur essendo raggiunto un risultato tendente all’unificazione, permane la divisione di ruoli e di compiti di istituzioni preesistenti. Si è in presenza di una costruzione retta dai cosiddetti “tre pilastri”: le Comunità europee (Cee, comunità economica europea; Ceca, comunità europea del carbone e dell’acciaio; Ceea, comunità europea per l’energia atomica), la politica estera e di sicurezza comune (Pesc), la cooperazione in materia di giustizia e di affari interni (Gai). Il Trattato di Maastricht introduce il “principio di sussidiarietà”, in base al quale la Comunità interviene nei settori che non sono di sua competenze esclusiva se gli obiettivi previsti non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono, invece, essere realizzati meglio a livello comunitario, quanto alla dimensione e agli effetti. Comunque l’azione della Comunità non deve andare oltre il necessario per il raggiungimento degli obiettivi del Trattato.
– 1993 – Unione europea: nasce ufficialmente il primo novembre.
– 1995 – L’Ue a quindici: il primo gennaio aderiscono Austria, Svezia e Finlandia.
– 1995 – Convenzione di Schengen: entra il vigore in 26 marzo. Stabilisce la libera circolazione delle persone attuata da sette paesi dell’Unione: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo. L’Italia vi entrerà il 26 ottobre 1997.
– 1997 – Trattato di Amsterdam: firmato durante il vertice europeo di giugno. Introduce il principio della “cooperazione rafforzata” e la lotta contro ogni discriminazione. Vengono anche ridefiniti temi quali la libera circolazione delle persone e il coordinamento delle politiche di difesa e sicurezza. Il Trattato entra in vigore il primo maggio 1999.
– 2000 – Trattato di Nizza. Al Consiglio europeo di Nizza il 7 dicembre viene proclamata la Carta europea dei diritti fondamentali. L’11 dicembre si conclude la Cig con l’approvazione del nuovo Trattato che, in vista dell’ allargamento dell’Unione, interviene sull’assetto delle istituzioni europee.
– 2001 – La Convezione: a Laeken (Belgio) ne viene approvata l’istituzione per la riforma delle istituzioni e la nascita di una Costituzione dell’Unione.
– 2002 – Introduzione dell’euro. La nuova moneta comincia a circolare a partire dal primo gennaio in 12 Paesi (tutti quelli dell’Ue tranne Gran Bretagna, Svezia e Danimarca), anche se già dal 1° gennaio del 1999 era già stato introdotto come “valuta scritturale”, come valuta di conto nelle transazioni finanziarie. Al vertice di Copenaghen, 12/13 dicembre 2002, l’Ue invita a entrare nell’Unione dal primo maggio 2004 dieci Stati (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria); si raggiunge così un totale di 25 paesi dell’Unione. Per l’adesione di Bulgaria e Romania si prevede l’anno 2007, mentre per la Turchia deve ancora essere indicata una possibile data. Il 28 febbraio iniziano i lavori della Convenzione per la redazione di una Costituzione dell’Unione.
– 17-18 giugno 200 – Viene approvato all’unanimità il trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa.
– 29 ottobre 2004 – A Roma, i capi di stato e di governo dei 25 stati membri e dei 3 candidati firmano in Campidoglio la Costituzione europea. Per entrare in vigore dovrà essere ratificata da tutti gli Stati dell’UE.
– 29 maggio 2005 – Vittoria dei «no» al referendum francese (54,6%), seguitA il 1° giugno dal «no» degli Olandesi (61,5%). Il 6 giugno il premier inglese Tony Blair annuncia il «congelamento» del referendum in Inghilterra, previsto per la primavera 2006.