L’Unione europea ha saputo reagire alla crisi, ma molto deve ancora essere fatto per aggiornare la governance verso una concreta unione economica. Tuttavia non è sufficiente limitarsi al discorso economico-fananziario perché il progetto europeo si fonda soprattutto sui valori di pace, dignità umana, solidarietà e giustizia. Lo ha detto questa mattina a Roma il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, al quale la Luiss ha conferito la laurea honoris causa in giurisprudenza in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011. Nella sua lectio magistralis Barroso ha osservato che la ripresa economica si fa vedere con migliori prospettive ed una previsione al rialzo rispetto alle previsioni. Sembra siamo arrivati ad un livello di stabilizzazione ma rimangono l’incertezza e una ripresa fragile e difforme fra i diversi Stati membri. L’Europa deve fare di più per completare il lavoro. Più in generale, ha precisato, occorre ripristinare negli investitori e nei cittadini quella fiducia che è alla base del progetto europeo. Secondo il presidente dell’Esecutivo Ue siamo ancora in un work in progress. Abbiamo fatto molta strada in materia di crescita economica, concorrenza e stabilità. Sappiamo perfettamente di essere incalzati dalla crisi o forse ha aggiunto Barroso -, proprio perché c’è la crisi, abbiamo proceduto più velocemente. Per il presidente, siamo un’unione monetaria ma non ancora economica e l’elemento cruciale è la creazione di condizioni per ripristinare la fiducia, promuovere la crescita e creare nuovi posti di lavoro. Per questo, ha ammonito, non è intelligente tagliare le risorse ai settori della scienza, della ricerca, dell’istruzione e della cultura. Nel sottolineare che il patto all’interno della zona euro è in linea con programma generale Ue, Barroso ha rilevato che questo patto è aperto anche ai Paesi non membri dell’area euro. L’Europa non è un circolo chiuso; è un processo dinamico e un progetto di inclusione e solidarietà. Per questo dobbiamo perseguire la crescita di aree dell’Europa dove le condizioni economiche rimangono ancora precarie. Qui -, ha precisato il presidente della Commissione Ue – non stiamo parlando solo di economia, ma di un progetto che si fonda soprattutto sui valori di pace, dignità umana, solidarietà e giustizia; gli stessi valori per i quali i Paesi del Nord Africa stanno combattendo e per i quali l’Italia, uno degli Stati fondatori Ue, è sempre stata in prima linea. Una governance reale in Europa non è facoltativa – ha concluso – ma è un imperativo.Sir