Mondo
Ucraina: Shevchuk, “24.000 i dispersi”
“Aiutateci a trovare coloro di cui non abbiamo più notizie”
“Le migliaia di persone scomparse oggi in Ucraina rappresenta una ferita enorme per il nostro popolo”. “Rivolgo un appello a tutte le istituzioni internazionali che hanno la capacità di condurre le ricerche sulle persone scomparse in Ucraina: aiutateci a trovare coloro di cui non abbiamo più notizie”. È il messaggio settimanale di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, in riferimento alla Giornata internazionale delle persone scomparse che la comunità mondiale celebra il 30 agosto. “Secondo le informazioni che otteniamo oggi dalle autorità ucraine – fa sapere l’arcivescovo maggiore -, il numero dei concittadini ucraini dispersi ammonta a 24.000 individui, dei quali circa 7.000 sono militari. Riguardo a questi 7.000 militari sappiamo che il 65% è ancora in vita; il resto probabilmente sono morti, ma non sono nemmeno disponibili informazioni affidabili sulla loro morte. La sorte di migliaia di ucraini rimane avvolta nell’incertezza quasi totale”. Sua Beatitudine da quindi voce ai sentimenti delle famiglie dei “dispersi”. “Cerchiamo di comprendere il dolore dei parenti e degli amici: padri e madri che non sanno cosa sia successo ai loro figli; donne e bambini che hanno perso la notizia della sorte del marito e del padre. In molti casi, questi congiunti e amici si avvicinano con gli occhi colmi di lacrime e il cuore straziato, dicendo: ‘Non sappiamo neppure come pregare per i nostri parenti, se chiedendo il loro ritrovamento o il loro eterno riposo’”. Da qui, l’appello di mons. Shevchuk: “In conformità con il diritto internazionale umanitario, uno dei diritti fondamentali dei familiari delle persone scomparse è il diritto di essere informati sulla sorte dei propri cari. Oggi, quindi, in occasione di questa Giornata internazionale, vogliamo circondare con il nostro amore, la nostra attenzione e la nostra preghiera coloro che cercano e sono in attesa di notizie riguardo ai loro cari e parenti dispersi”. “Oggi – prosegue Sua Beatitudine – desideriamo innalzare una preghiera per le famiglie che versano lacrime e attendono con speranza il ritorno dei propri cari sani e salvi a casa”.