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Ucraina: Mattarella, “non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli”
“Il presidente della Federazione russa ha riportato l’incubo della guerra nel nostro Continente, proprio dove l’opera paziente e lungimirante dei Padri fondatori dell’Europa e il dialogo tra statisti di grande valore, era riuscita a sradicarlo. Quanto sta avvenendo in Ucraina costituisce una minaccia ai valori fondanti della comunità internazionale e la risposta della famiglia euro-atlantica è stata all’altezza della sfida posta dall’avventura bellicista intrapresa da Mosca”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina a Skopje intervenendo all’Assemblea in occasione della visita ufficiale nella Repubblica della Macedonia del Nord.
Il Capo dello Stato ha voluto “esprimere apprezzamento per la concreta solidarietà manifestata dalla Macedonia del Nord nei confronti dell’Ucraina; ulteriore testimonianza, ove ve ne fosse necessità, della piena adesione ai valori e ai principi che ispirano sia l’Alleanza Atlantica sia l’Europa unita”.
“La resistenza nei confronti del disegno imperialista manifestato dalla Federazione Russa richiederà un impegno di lunga durata e sta già imponendo sacrifici rilevanti alle nostre popolazioni, a cominciare dal rincaro dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari. Ma sono costi immensamente minori di quelli che dovremmo subire se non venisse fermata subito questa logica di aggressione, che ripropone gli scenari di guerre devastanti dei secoli passati”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Per il Capo dello Stato, “non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli; e per evitare fragilità o cedimenti dovremo rafforzare la nostra coesione interna, anche mediante misure che possano alleviare i costi, elevati, che le nostre economie dovranno sopportare”. “In questo senso – ha proseguito –, l’Italia sostiene con convinzione il coinvolgimento dei Balcani occidentali nei meccanismi di solidarietà europei volti a garantire la sicurezza energetica, soprattutto in vista del prossimo inverno”. “La misura delle crisi che interpellano il mondo, la dimensione degli altri interlocutori, rendono necessario che i singoli Paesi europei prendano coscienza della necessità di risposte sempre più comuni”, ha ammonito Mattarella.