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Ucraina, Fidae: domani gli elaborati di “Mille lettere per la pace” verranno consegnati al card. Zuppi e poi inviati a Papa Francesco e al Patriarca Kirill

Una delegazione della presidenza nazionale Fidae composta da Sr. Clara Biella, presidente Fidae Lazio, suor Mariella D’Ippolito, segretaria nazionale, Stefania Tetta, presidente Fidae Puglia e Basilicata, insieme al direttore dell’Ufficio nazionale scuola e università (Unesu) della Cei, Ernesto Diaco, e una piccola rappresentanza di studentesse e studenti, consegnerà domani al cardinale presidente della Cei Matteo Maria Zuppi alcuni elaborati di “Mille lettere per la pace”, il progetto ideato dalla Fidae ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, con il patrocinio dell’Unesu, con l’intento di contribuire a creare una vera cultura della pace che “deve diventare una competenza – ha dichiarato la presidente nazionale Fidae Virginia Kaladich – e non rimanere semplicemente un sentimento”.

Al progetto hanno partecipato 190 classi, che hanno inviato, da quasi tutte le regioni d’Italia, 1528 lettere e 6 video. Ci sono 3 ragazzi di Pescara che con semplicità scrivono a Papa Francesco che si impegneranno a pregare per la pace “come lei e a costruirla nelle nostre vite, giorno dopo giorno”; c’è un’altra ragazza che invece scrive direttamente a Putin, chiedendogli di mettersi nei panni degli ucraini: “si immagini se lei perdesse moglie, figli, genitori, cugini e nipoti, sarebbe molto brutto per lei, no? E se le dicessi che questa cosa la stanno vivendo gli ucraini?”, per poi concludere con un richiamo ad un mondo di pace, dove si possa dormire tranquillamente “senza paura dei bombardamenti.

Sarebbe bello, no?”. Uno studente di II media scrive ad un amico immaginario, chiedendogli di pensare alla pace “che noi possiamo vivere quotidianamente perché alcune tensioni sono create da noi stessi credendo che il prossimo ci odi” per concludere con l’augurio di trovare la pace, la stessa che “potrai diffondere nel mondo”.

Alcuni degli elaborati più significativi saranno consegnati al presidente della Cei mentre tutti gli altri saranno inviati a Papa Francesco e al Patriarca , Kirill, come segnale concreto di pace che “deve essere costruita fin dai banchi di scuola, – ha concluso Kaladich – come un seme che nel tempo crescerà e darà i suoi frutti”. Tutti gli elaborati saranno pubblicati nei prossimi giorni all’interno di una sezione nel sito della Fidae.