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Ucraina, Bozzo (Università di Firenze): “Le conseguenze di questo conflitto per l’Occidente e per il mondo intero saranno importanti”
La volontà di trattare è alla prova dei fatti. I negoziati fra Russia e Ucraina sembrano proseguire e da oggi si apre una serie di incontri a Istanbul. Sul piatto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dice che è pronto a discutere anche l’adozione della neutralità e la rinuncia al nucleare.
A patto però che uno Stato terzo svolga il ruolo di garante. Sul fronte opposto, Vladimir Putin non vuole ritirarsi dal terreno senza un bottino che faccia crollare il suo potere interno. Al Sir, Luciano Bozzo, professore di relazioni internazionali e studi strategici presso l’Università di Firenze, spiega come lo scenario sia ancora molto fluido. Ma la situazione in divenire ha comunque un punto fermo: la guerra in Ucraina ha scavato un fossato fra l’Occidente e la Federazione Russa che si getta fra le braccia della Cina perché non ha alternative.
Che conseguenze potrebbe avere l’Occidente dalla guerra in Ucraina?
Le conseguenze per l’Occidente e per il mondo intero saranno importanti. Questa guerra arriva alla fine di un processo di crisi progressiva del sogno liberale della ‘turbo globalizzazione’. La guerra in Ucraina scava un fossato fra la Federazione Russa e l’Occidente, inteso come la Nato e i Paesi dell’Unione europea. La crisi ha sicuramente consolidato la Nato e chi sognava una difesa europea indipendente e autonoma ne esce deluso perché al di là degli impegni non ci sono le condizioni per concorrere con la Nato. Gli Stati Uniti, come potenza egemone, ne escono bene mentre la Russia si getta sempre più nelle braccia della Repubblica Popolare Cinese perché non ha alternative.