Vita Chiesa
Ucraina: al card. Bassetti conferita l’onorificenza intitolata al Metropolita Andrei Sheptytsky
La cerimonia di consegna all'arcivescovo emerito di Perugia e presidente emerito della Conferenza episcopale italiana del più alto riconoscimento della Chiesa greco-cattolica ucraina, si è svolta domenica 5 novembre nella cattedrale di Città delle Pieve, in Umbria.
Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha conferito l’Onorificenza del Metropolita Andrei Sheptytsky al card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia e Presidente emerito della Conferenza Episcopale Italiana.
La cerimonia di consegna del più alto riconoscimento della Chiesa greco-cattolica ucraina si è svolta domenica 5 novembre nella cattedrale di Città delle Pieve, in Umbria, Italia. Al termine della Divina Liturgia – si legge in una nota del segretariato della chiesa greco-cattolica ucraina -, Sua Beatitudine Sviatoslav ha raccontato ai presenti della situazione umanitaria in Ucraina e ha ringraziato il popolo italiano per la sua solidarietà e apertura verso i rifugiati ucraini.
“Quest’oggi sono giunto da voi per compiere un gesto importante: per decisione del Sinodo Permanente dei Vescovi, ho l’onore di conferire a Sua Eminenza il Cardinale Bassetti il più alto riconoscimento della Chiesa greco-cattolica ucraina. La sua figura sarà ricordata nella storia della nostra Chiesa come uno dei co-promotori dell’Esarcato Apostolico per gli ucraini di rito bizantino in Italia. Forse all’epoca non potevamo immaginare quanto questa struttura sarebbe diventata vitale durante il periodo di guerra in Ucraina. Oggi, attraverso questa nuova istituzione, la Chiesa Madre estende le braccia a tanti suoi figli e figlie che giungono qui dall’Ucraina”.
Nel decreto di conferimento dell’onorificenza sono menzionati i meriti per i quali il cardinale Bassetti viene insignito del riconoscimento: in particolare si fa riferimento alla “promozione del dialogo e della pace nell’ambito del programma “Incontri Mediterranei” e alla “solidarietà con il popolo ucraino durante la guerra di aggressione dell’occupante russo, in particolare per la creazione di un centro di accoglienza dei rifugiati ucraini, l’organizzazione degli aiuti umanitari e il sostegno alle iniziative sociali della Chiesa greco-cattolica ucraina”.