Lucca

Ucraina: a Lucca serata di solidarietà e approfondimento con il filosofo Hösle

L'incontro si svolgerà venerdì 10 maggio alle ore 21 nel Salone del Palazzo arcivescovile

Venerdì 10 Maggio alle ore 21,00 nel Salone del Palazzo arcivescovile di Lucca (Piazzale Arrigoni, 2), il professor Vittorio Hösle terrà una conferenza dal titolo «Forze centrifughe globali. Una mappatura filosofica del presente: Ucraina, Russia e Stati Uniti».

L’appuntamento, aperto a tutti, vedrà il filosofo tedesco Vittorio Hösle, membro della Pontificia Accademia per le Scienze Sociali e fondatore dell’Institute for Advanced Studies della Notre Dame University (Indiana, Usa), intervenire in lingua italiana proponendo un’analisi filosofica e geopolitica dell’attuale stato della guerra in Ucraina e delle possibili sorti dell’Unione Europea in vista delle prossime elezioni per il Parlamento, con uno sguardo però anche alle prossime elezioni presidenziali americane. La sua è una voce non solo competente e di sicura efficacia comunicativa, ma soprattutto è capace di individuare le criticità esistenti per meglio comprendere il presente e il futuro, magari con una inattesa prospettiva ottimistica.

La conferenza ha il duplice scopo, da un lato di fornire agli uditori una prospettiva privilegiata, in quanto Hösle, nella sua lunga e prolifica carriera accademica, è stato docente sia in Russia che negli Stati Uniti; dall’altro, di effettuare in collaborazione con la Caritas diocesana di Lucca una raccolta fondi da destinare alle famiglie Ucraine sfollate presenti sul nostro territorio. A riguardo, proprio durante l’incontro, la Caritas si occuperà di raccogliere offerte libere e volontarie predisponendo nella sala un punto di raccolta.

Infatti, il professor Hösle, per scelta personale, tiene conferenze senza oneri per gli organizzatori e per solo scopo benefico. L’importante serata di approfondimento è organizzata dal gruppo Lucca@Europa e dalla Caritas diocesana di Lucca che tuttora continua a sostenere una quarantina di ucraini, per lo più sistemati presso parenti che già vivevano sul nostro territorio e che, per svariati motivi, non possono considerarsi economicamente autonomi.