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TV, UN APPELLO DELLA SOCIETÀ CIVILE: NON C’È DEMOCRAZIA CON LA LEGGE GASPARRI

“Non c’è democrazia con la legge Gasparri!” E’ il contenuto di un appello della società civile per la libertà di informazione che ha tra i primi firmatari padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, Gino Strada e Giulietto Chiesa, che invitano alla mobilitazione per tutelare i principi di libertà di pluralismo espressi dalla Costituzione Italiana. “La cosiddetta legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo, approvata dal Senato – scrivono nell’appello diffuso oggi -, viola lo spirito e la lettera della Costituzione italiana, esprime il livello di pericolo che stiamo tutti correndo a proposito della libertà di informazione. Non solo è in gioco il pluralismo dell’informazione (cosa già evidente è in atto), ma si precostituisce la sua fine attraverso ulteriori concentrazioni editoriali e pubblicitarie”. “L’estensione del tetto antitrust dal 30% del solo mercato televisivo al 20% dell’intero mercato pubblicitario – spiegano – significa dare un colpo mortale all’informazione indipendente”. Questo può portare cioè ad una “Rai privatizzata posta sotto il controllo diretto del potere esecutivo. Sarebbe la formalizzazione sostanziale di un regime di monopolio informativo in mano al governo e a privati che sono alleati del governo”. Ricordano inoltre che la legge “non tiene assolutamente conto delle indicazioni in materia che il Presidente della Repubblica affidò alle Camere con il messaggio del 23 luglio scorso, e con le quali anzi si pone in esplicito e clamoroso contrasto”. “Senza democrazia nella e della comunicazione – concludono – non può esistere democrazia reale in un paese moderno”.Sir