Vita Chiesa
Tutte le «prime volte» di Giovanni Paolo II
È vero che un proverbio popolare fa dire «morto un papa se ne fa un altro!», ma per Giovanni Paolo II questo suona più come offesa che come commento. In realtà uomini e donne, al di là della fede e della religione, hanno avvertito la perdita di un familiare. E la risposta è stata il silenzio e la preghiera.
Non possiamo d’altronde dimenticare che la morte di un papa sia qualcosa che va oltre il fatto stesso e diviene un segno. Quando muore un uomo o una donna dopo mesi e mesi di sofferenza e dolore si può parlare, senza mancare di rispetto ai familiari, di liberazione. Quando muore un giovane, la morte è sempre tragica; quando muore un bambino la morte è sempre ingiusta; quando muore un padre o una madre è sempre una tragedia; e quando muore un papa? Quale aggettivo attribuire alla morte?
Giovanni Paolo II è stato il primo papa ad entrare in una sinagoga (aprile 1986). È stato il primo a visitare una moschea (6 maggio 2001), il primo a parlare in una chiesa protestante (11 dicembre 1983), il primo ad andare in un paese ortodosso (Romania 7 maggio 1999). Se è vero che «il primo amore non si scorda mai», la chiesa, grazie a Giovanni Paolo II, ha già una storia d’amore iniziata. Dovrà solo avere il coraggio di viverla fino in fondo.