Toscana

Turismo. Tassa soggiorno, Airbnb versa 6,8 mln a Comune di Firenze

Nel 2018 Airbnb ha versato nelle casse del Comune di Firenze 6,8 milioni attraverso l’accordo sul «collect and remit», dove è il colosso della locazione turistica incaricato di raccogliere al momento della prenotazione e riversare entro 15 giorni sui conti di Palazzo Vecchio i proventi della tassa di soggiorno. In pratica 566.000 euro al mese, facendo la media mensile.

Il dato, però, è composto: lo spiega l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra. Dei 6,8 milioni, il grosso arriva dalla locazione turistica (5.692.000 euro, ovvero l’83,6%), il restante dalle operazioni alberghiere che gestisce da Airbnb. «Non tutto è locazione, e non tutta la locazione è legata ad Airbnb». In pratica ai quasi 5,7 milioni va aggiunto un gettito da 1.949.000 euro proveniente da piattaforme o soggetti scollegati da Airbnb. Totale, 7,6 milioni di tassa di soggiorno in arrivo dal mercato della locazione rispetto ai 2,9 del 2017.

Un balzo in avanti che l’assessore lega in parte, per il 28%, all’aumento dell’imposta, ma su cui ha inciso per il 159% l’emersione del sommerso. In pratica, il collect and remit gestito da Airbnb ha ‘regalatò al Comune la radiografia degli host, che, prima di incappare in controlli dell’amministrazione o della Guardia di Finanza, hanno preferito venire allo scoperto.

Lo spiega Perra attraverso due numeri significati: sulla locazione «abbiamo registrato il 116% di pernottamenti in più, eppure il numero di turisti è rimasto sostanzialmente lo stesso, o meglio, l’aumento che c’é stato non giustificherebbe queste percentuali. è che è aumentata la platea di chi paga la tassa di soggiorno».

Non solo: sono infatti aumentati anche gli appartamenti in cui si fa locazione: 7.179 nel 2018 rispetto ai 5.429 del 2017. Perra, quindi, si sofferma su un altro aspetto della questione, e lancia un monito: «Ormai praticamente tutti pagano la tassa di soggiorno. Tuttavia non tutti fanno la dichiarazione per non pagarci poi le altre imposte. Ricordo la nostra linea di collaborazione proficua con la Guardia di Finanza a cui segnaliamo i fenomeni di evasione».