Lucca
Turismo in Provincia: il calo c’è, uniamo le forze
Siamo a Santa Croce e, da che mondo è mondo, a Lucca è momento importante anche da un punto di vista economico. Inutile negarlo. E di più, siamo in un momento, il settembre, in cui anche tutti gli operatori del turismo e in particolare le strutture ricettive (alberghi, bad & breakfast…) lavorano a pieno regime.
APPROFONDIMENTO
Strutture ricettive senza permessi: dove sono i controlli?
Cecilia Carmassi, imprenditrice, possiede la casa vacanze «L’orto delle Palme» a Picciorana, e lo dice chiaro: «tutti lo sanno, ma nessuno affronta il problema. Buona parte dell’offerta turistica sul nostro territorio, come ospitalità, è data da strutture private che non rispondono alle normative previste sul turismo. E parlo ovviamente di privati che affittano case a privati, e non c’è nulla di male, ma lo fanno con finalità turistiche e questo comporterebbe un adeguamento normativo vero per le strutture». Un esempio? «Uno affitta casa propria a chi vuole, ma se lo fa a fini turistici e con servizi, ci sono dei vincoli. Quando una persona fa attività turistica formale, ad esempio la luce, il gas, la spazzatura non le può pagare come se fosse una casa ad uso residenziale. Se uno vuole offrire alimenti, ad esempio per la colazione, deve avere permessi specifici». Qual è il danno per chi è in regola? «Enorme. Nella mia struttura, per esempio, non posso somministrare alimenti. Se a parità di costo, su un sito online poco serio, un’altra struttura vicina alla mia, al nero offre alimenti, servizio trasporto, e tanto altro… Il danno mi pare chiaro, no? Ma qui non c’è nessuna volontà punitiva, è che se concorrenza deve essere, che sia leale. Manca in Provincia un censimento vero delle strutture ricettive, e questo, si capisce, oltre a falsare eventuali dati sul turismo non garentisce un controllo effettivo sul rispetto delle leggi».