Una doccia fredda. Non abbiamo elementi precisi a parte l’autore che è il suo autista, persona che mons. Padovese ha sempre trattato molto bene secondo il suo stile. Così mons. Antonio Lucibello, nunzio apostolico in Turchia, parla al SIR dell’uccisione di mons. Luigi Padovese. A Iskenderun c’è il vicario generale perché si renda conto della vicenda. Domani andrà anche l’arcivescovo di Smirne, mons. Franceschini, predecessore di mons. Padovese alla presidenza dei vescovi turchi. Non conosciamo altri dettagli. Siamo tutti costernati, siamo una piccola comunità anche i capi sono pochi e avanzati negli anni. C’è il pericolo che questa comunità rimanga segnata. Mons. Lucibello non vede legami tra l’omicidio di don Santoro e quello di mons. Padovese. Ringrazio la Cei – conclude il nunzio – che nelle persone del card. Bagnasco e del segretario generale, mons. Crociata, subito ha espresso profondo cordoglio. Questo il testo del messaggio inviato dal card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, e da mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, a mons. Antonio Lucibello, nunzio apostolico in Turchia: «Nell’apprendere con costernazione la drammatica notizia dell’uccisione di S.E. Mons. Luigi Padovese, partecipiamo con profondo cordoglio al lutto della Chiesa cattolica in Turchia. Mentre deploriamo il barbaro assassinio, ci uniamo al dolore dei fedeli di codesta Chiesa, che ancora una volta viene provata così duramente, ed esprimiamo la più sentita vicinanza e solidarietà nostra e dell’intero Episcopato italiano. Assicuriamo fervida preghiera di suffragio per l’anima di Mons. Padovese, nella certezza che il Signore concederà a questo suo servo buono e fedele il premio della vita eterna».Sir