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Turchia: Santa Sophia moschea. Alto Comitato per la Fratellanza umana, “si evitino passi che possano minare il dialogo e creare tensioni tra le religioni”
Alla vigilia della cerimonia ufficiale di conversione della basilica di Santa Sofia in moschea che si terrà a Istanbul il 24 luglio, in occasione delle preghiere del venerdì, arrivano le prime importanti reazioni anche dal mondo musulmano. La voce più autorevole è quella di Mohamad Abdel Salam, segretario generale dell’Alto Comitato per la Fratellanza umana (Higher Committee of Human Fraternity, Hchf), consigliere speciale del grande imam di al Azhar, Ahmed Al-Tayeb, e consigliere speciale del Consiglio musulmano degli anziani.
Abdel Salam è firmatario di una lettera che accompagna una Dichiarazione dell’Alto Comitato per la Fratellanza umana, scritta a sostegno della richiesta del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) al presidente turco Erdogan affinché Santa Sofia mantenga la sua vocazione a essere “luogo di apertura, incontro e ispirazione per persone di tutte le nazioni e religioni”. “In riconoscimento del valore culturale e spirituale che Hagia Sophia ricopre per l’umanità in tutto il mondo – scrive Abdel Salam -, sosteniamo il vostro appello affinché siano evitate le divisioni e sia promosso il rispetto e la comprensione reciproci tra tutte le religioni; mi fa piacere allegare una copia della Dichiarazione dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana in merito a questo problema”. La dichiarazione dell’Alto Comitato ribadisce che i luoghi di culto devono sempre rimanere un messaggio di pace e amore per tutti i credenti. L’Hchf invita pertanto “tutti a evitare qualsiasi passo che possa minare il dialogo interreligioso e la comunicazione interculturale e che possa creare tensioni e odio tra i seguaci di diverse religioni, confermando la necessità dell’umanità di dare priorità ai valori della convivenza”.