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TUNISIA: ANCHE IN ITALIA TUNISINI AL VOTO PER L’ASSEMBLEA COSTITUENTE

“Sono le prime elezioni libere secondo i criteri internazionali di correttezza e trasparenza nella storia della Tunisia e dunque rivestono una importanza molto grande per la storia del paese”. A parlare è Adnane Mokrani, teologo musulmano docente alla Pontificia Università Gregoriana, nonché presidente dell’Istanza Regionale Indipendente per le Elezioni (tunisine) in Italia. Una Commissione che ha l’incarico di preparare, supervisionare e controllare le elezioni tunisine al servizio della comunità tunisina in Italia, previste nel nostro paese per i giorni 20-21-22 ottobre e in Tunisia il 23 ottobre. All’estero ci sono 6 regioni elettorali per eleggere 18 membri della Costituente. L’IRIE Italia è composta di 11 membri, oltre ai coordinatori, ai capi degli 83 seggi elettorali e i loro assistenti. Il numero totale è di circa 260 persone. “Queste elezioni – spiega Mokrani – sono state indette per eleggere i 217 membri dell’Assemblea Nazionale Costituente, il cui compito principale è la scrittura di una nuova Costituzione per la seconda Repubblica. E’ dunque per la Tunisia un appuntamento con la storia. Rappresentano anche un cambiamento culturale molto profondo perché il popolo sta imparando ad organizzarsi, a preparare le candidature. E’ un processo che ha coinvolto il popolo”. Mokrani tiene a sottolineare la totale indipendenza delle Istanze superiore e regionali che stanno organizzando l’appuntamento elettorale. “Siamo un ente totalmente indipendente dal governo – tiene a sottolineare Mokrani -. L’ambasciata e i consolati possono aiutarci ma non interferire nella gestione. La nostra Istanza regionale per le elezioni tunisine in Italia è popolare, non vi partecipano membri del corpo diplomatico. Ma anche l’Istanza Superiore Indipendente per le Elezioni che ha sede centrale a Tunisi, è indipendente”. In molti in questo periodo parlano di un autunno arabo. “No – commenta Mokrani -, è per la Tunisia una primavera e queste elezioni saranno sicuramente un primo frutto istituzionale. Saranno cioè un primo traguardo positivo del cambiamento”. Le elezioni per la Costituente – ammette il professore – cade in un momento critico per la situazione economica del paese ma – aggiunge – “credo che oggi la priorità sia quella di dare al Paese una legittimità politica. Questa Assemblea costituente avrà proprio il compito di dare una legittimazione democratica al potere che guiderà il Paese. Siamo quindi in una fase transitoria, piena di problemi, ma secondo me ci sono i mezzi e le capacità per affrontare questi problemi”. Come guardano i tunisini a questo appuntamento elettorale? “Con speranza, gioia – risponde Mokrani – ma anche con una certa perplessità anche perché è la prima esperienza . Abbiamo cominciato tardi, si poteva forse fare meglio, ma il processo è avviato. Essendo poi la prima esperienza, abbiamo la certezza che si impara camminando”. (Sir)