Uno spazio che conclude il simbolico giro d’Italia in cinque tappe, fatto dal giornalista Paolo Balduzzi nello scorso luglio, per conoscere la variegata realtà in cui è articolata la Penisola con una domanda fil rouge che ha accompagnato l’intero tragitto per cogliere nella sua essenza più profonda l’imminente convegno ecclesiale di Firenze: è possibile raccontare l’attualità attraverso una chiave di lettura evangelica capace di legare persone e comunità? Una domanda posta, quindi, anche a TSD e alla sua esperienza trentacinquennale, sempre a servizio della comunità a cui si rivolge.“Siamo molto contenti che la nostra emittente sia stata scelta come unico esempio in Italia per raccontare il legame tra persone e comunità in vista del convegno ecclesiale di Firenze del prossimo novembre – spiega il direttore di TSD, Elisabetta Giudrinetti -. Una gioia e una soddisfazione che desideriamo condividere con tutti coloro che, a vario titolo, hanno accompagnato la storia di TSD negli anni, a partire da padre Giovanni Serrotti che, il 18 luglio 1980, fondò questa televisione. Negli anni l’emittente è cresciuta, si è strutturata, ha una redazione giovane e capace, tecnici di alta qualità professionale, ma ciò che non è mai cambiato – e che non deve cambiare – sono due principi fondamentali, cardini di TSD: lo spirito comunitario dell’emittente a servizio del territorio e la sua voce libera. Una voce che desidera proporre solo una cosa ai telespettatori: il discernimento personale, ovvero la capacità di porsi in maniera attenta e sanamente critica davanti alle situazioni, ai fatti e alle persone al fine di maturare un convincimento personale e non indotto da suggestioni momentanee o da risposte collettive conformiste”.