Per i 500 ragazzi toscani arrivati in Polonia con il Treno della Memoria, quella di è stata un’altra giornata particolarmente intensa. Dopo la visita al campo di sterminio di Birkenau, è stata la volta della tappa al campo madre di Auschwitz, rimasto in attività dal 1940 al 1945. Gli studenti, giunti da tutta la Regione, hanno dato vita ad un corteo che è sfilato sotto la scritta che accoglieva i deportati: il lavoro rende liberi. Una corona è stata poi deposta di fronte al Muro della Morte, dove avvenivano le fucilazioni dei deportati. Poi l’intervento del presidente del Parlamento toscano degli studenti, Andrea Cappelli. Un discorso appassionato il suo, segnato dalla convinzione che per i giovani è necessario costruire un futuro di pace che abbia le proprie salde radici nella memoria storica.Particolarmente toccanti le visite all’interno di una delle prime camere a gas sperimentate dai nazisti e la prigione dove morì padre Massimiliano Kolbe, frate francescano polacco sacrificatosi per salvare la vita di un padre di famiglia.Servizio di Lorenzo Canali. TSD Notizie del 29 gennaio 2013.