Un’interminabile litania di nomi apre la cerimonia al monumento internazionale del campo di Birkenau, dove un tempo c’erano i quattro forni crematori e le camere a gas capaci di inghiottire duemila persone per volta. Sono i nomi dei toscani deportati ed uccisi. Ogni ragazzo li sussurra sotto la neve che cade dal cielo e non si ferma un attimo, un nome e una storia custodita fin dalla partenza, ed una fiaccola accesa in mano per non dimenticare. Così alla fine, con più di cinquecentociquanta nomi, sono gran parte dei quasi settecento ebrei toscani identificati e inghiottiti dai lager.Interviste a:Ugo Caffaz – coordinatore Treno della MemoriaEnrico Rossi – presidente Regione ToscanaAlessandra Bucci – sopravvissutaServizio del nostro inviato Lorenzo Canali