Cultura & Società
TRENO CARDUCCI, PARTE DA CASTAGNETO CARDUCCI VIAGGIO IN LUOGHI CARI AL POETA
Parte il 12 e il 13 ottobre il Treno Carducci, un viaggio attraverso i luoghi cari al poeta con le carrozze di un treno storico, con un programma ricco di attività culturali e di performance. Ad avvicendarsi lungo il percorso, momenti didattici e performance teatrali: alcuni tra i maggiori esperti della figura di Giosué Carducci (Balzani, Battistini, Bazzocchi, Carpi e Varni) si alternano a compagnie ed attori (Raoul Grassilli e Angela Malfitano su tutti) per raccontare le diverse sfaccettature della vita del poeta. Due giornate per approfondire il Carducci persona, poeta, politico e professore in una chiave leggera e curiosa, per favorire l’apprezzamento delle infinite tematiche legate a quella personalità che dell’Italia Risorgimentale fu coscienza critica e autore ufficiale. La manifestazione comincia venerdì 12 ottobre con un programma dedicato alle scuole: partenza da Castagneto Carducci, cuore della maremma pisana e paesaggio caro all’infanzia e all’adolescenza solitaria del Carducci. Un locomotore d’epoca e due vagoni “Centoporte” conducono gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori fino a Pisa, la città della formazione universitaria del poeta e da lì a Firenze. Nel capoluogo toscano, presso la sede del Consiglio della Regione Toscana (via Cavour 4), alle 17.30 si svolge la conferenza aperta “Il Risorgimento oggi”: Ernesto Galli della Loggia e Angelo Varni analizzano i rapporti tra la cultura e la società odierne e le radici risorgimentali del nostro paese, per verificarne continuità e rotture e per capire se e quale tipo di dialogo possa instaurarsi tra i valori della migliore civiltà europea dell’Ottocento e i nostri giorni. Sabato 13 ottobre, il treno apre le porte al pubblico: questa volta una motrice a vapore conduce gli ospiti da Firenze a Faenza, attraverso la spettacolare e inusuale linea faentina. Una sosta per un brindisi gentilmente offerto dal Comune di Faenza per poi ripartire, con un locomotore E428 , alla volta di Bologna, patria adottiva di Giosué Carducci. All’ombra della “turrita Bologna”, come amava definirla il poeta, i partecipanti verranno accompagnati in autobus nei principali luoghi carducciani. (ANSA).