Toscana
Treni, viaggiare è sempre più difficile
Nasce da lontano la protesta di Massimo Carlesi, assessore alla mobilità dell’amministrazione pratese, che l’11 luglio ha scritto all’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e alla Regione Toscana esprimendo le più vive rimostranze circa i continui disservizi che caratterizzano la circolazione dei treni regionali in un tratto di ferrovia che si appresta a divenire una linea metropolitana di superficie ad alta frequenza di collegamenti.
Venti giorni dopo risponde l’amministrazione ferroviaria: «Nella maggior parte dei casi si è trattato di problemi originati da eventi eccezionali e imprevedibili dice ai quali si è cercato di dare soluzione con la massima tempestività possibile».
Tra gli obiettivi concordati al termine della riunione è la necessità di innalzare il livello della qualità del servizio: i treni devono essere puntuali, efficienti e puliti; anche le stazioni devono essere locali di accoglienza e quindi comode e sicure.
Di disservizi, ritardi, condizioni di lavoro dei ferrovieri, pulizia delle carrozze, proteste dei pendolari si è parlato recentemente anche in una seduta congiunta di tre commissioni del consiglio regionale (territorio e ambiente, trasporti integrati e lavoro). La Regione Toscana è parte interessata alla «questione ferroviaria» anche se il servizio è gestito direttamente dall’azienda. E i mezzi a disposizione della Regione per migliorare il servizio sono: le sanzioni, il contratto di servizio in fase di rinnovo, i contributi per l’acquisto di nuovi treni locali (alcuni sono entrati in funzione da poche settimane), le gare. Sui problemi dei lavoratori l’assessore regionale Conti si è tirato fuori: «È una vertenza sindacale ha affermato alle tre commissioni Fa parte della fisiologia democratica e non sono in corso licenziamenti: la Regione non può entrare nel merito».
Da Prato al Valdarno: martedì 1 ottobre, il treno in partenza alle 6,55 da Arezzo è soppresso. Mentre nelle varie stazioni si alzano le proteste dei viaggiatori, tutti pendolari lavoratori e studenti sul teleschermo degli orari appare la scritta «le Ferrovie augurano buon viaggio». E la storia continua