Pisa

Tre giorni nel segno di Toniolo

Si apre giovedì in Sapienza l’ottava edizione del seminario promosso dalla fondazione intitolata all’economista e sociologo cattolico Il ruolo dei cattolici nella formazione della coscienza civile nel nostro Paese: ecco il tema scelto dalla Fondazione «Giuseppe Toniolo» per l’ottava Tre giorni, che si apre a Pisa il 18 novembre e prosegue a San Miniato nei due giorni successivi.Giovedì 18, alle ore 17, nell’aula V del palazzo della Sapienza a Pisa, sarà il presidente della Fondazione, il professor Paolo Nello, a salutare gli intervenuti. Invitate anche le autorità. Porterà il suo saluto anche  Amos Ciabattoni, segretario del Forum delle associazioni e fondazioni per la cultura della democrazia. Quindi lectio magistralis di Mario Taccolini – docente di Storia economica all’Università Cattolica – su «Capitalismo e democrazia nell’esperienza dei cattolici italiani in età contemporanea».Venerdì 19, la «Tre giorni» si trasferirà al convento di San Francesco a San Miniato: qui, alle ore 8.30, don Enrico Giovacchini, delegato della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Pisa, celebrerà l’Eucarestia. Alle ore 10 Franco Malgeri, storico dell’età contemporanea, interverrà su «I cattolici democratici nella storia politica italiana». Dopo il coffee break, Alfredo Canavero, docente di Storia contemporanea all’Università degli studi di Milano parlerà di: «I cattolici italiani e l’Europa». I lavori riprenderanno alle 16 con «I cattolici e le istituzioni», relazione di Francesco Bonini, docente dell’Università di Teramo, della Lumsa e della Sapienza di Roma. Poi Luciano Pazzaglia, docente all’Università Cattolica, parlerà de «I cattolici e la scuola nell’Unità d’Italia». Sabato 20 alle ore 9 Messa presieduta dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Ore 10: Tavola rotonda su «Cattolici e società civile: e adesso? L’iniziativa di un Forum permanente». Partecipano monsignor Gastone Simoni, Amos Ciabattoni, Walter Crivellin, Paolo Nello ed Ernesto Preziosi.«La Tre Giorni è un momento clou, un punto centrale nel cammino di formazione e impegno sociale che la nostra Fondazione percorre da molti anni». Così Paolo Nello – professore ordinario di Storia contemporanea nella facoltà di Scienze politiche dell’ateneo pisano e presidente della Fondazione «Toniolo» – spiega a Toscana Oggi la storia e il senso del convegno in programma a Pisa e San Miniato nei giorni 18, 19 e 20 novembre. Giunta all’ottava edizione, la tre giorni «Toniolo» è nata nel 2003 già con una «vocazione» nazionale: «l’idea di partenza – sottolinea Nello – è stata quella di non limitare le iniziative all’orizzonte pisano, ma di dare respiro nazionale all’impegno della Fondazione. Da subito abbiamo incontrato la collaborazione di altre associazioni cattoliche impegnate nella formazione sociale». I numeri descrivono un evento in crescita: «arriviamo anche a una cinquantina di partecipanti, da tutta Italia. Ci sono vari operatori del sociale: insegnanti, sindacalisti, amministratori, educatori. L’evento è attentamente seguito dalla Chiesa locale anche attraverso la partecipazione dei vescovi, a cominciare naturalmente da monsignor Benotto, come già monsignor Plotti; e poi monsignor Tardelli, vescovo di San Miniato, e monsignor Simoni, vescovo di Prato e guida del Collegamento sociale cristiano». I temi – nel corso del tempo – hanno spaziato dal personalismo cristiano al ruolo dei cattolici nella società civile: «lo scorso anno – ricorda Nello – il titolo era “Società religiosa e società civile in Italia ieri, oggi, domani”. Per l’edizione 2010 è stato scelto “Cattolici e coscienza civile in Italia dall’Unità a oggi”, con chiaro riferimento ai 150 anni dell’Unità nazionale. È assodato che i cattolici – laici, clero e magistero della Chiesa – siano oggi custodi dell’unità del nostro Paese. Ci siamo domandati quale sia stato il ruolo dei credenti nella formazione della coscienza civile». Per questo con la lectio magistralis del convegno (giovedì 18 alle ore 17 a Pisa, aula V del palazzo della Sapienza) sarà uno storico economico, Mario Taccolini, ad aprire i lavori parlando di «Capitalismo e democrazia nell’esperienza dei cattolici italiani in età contemporanea». Venerdì 19 la tre giorni si sposta a San Miniato, nel convento di San Francesco, per continuare la formazione su cattolici e impegno politico, cattolici e Europa, cattolici e formazione nella scuola. Sabato 20 la tre giorni si conclude con la Messa e la tavola rotonda: «questo è l’esito “concreto” del convegno, il momento in cui si guarda al futuro. I partecipanti alla tavola rotonda fanno parte del Forum permanente delle associazioni cattoliche per la cultura della democrazia, costituitosi recentemente: la tre giorni “Toniolo” vuol essere – dal 2010 – la manifestazione nazionale del Forum». Un traguardo raggiunto «grazie alla collaborazione con tanti altri istituti cattolici: come il “Luigi Sturzo” di Roma – nella persona del professor Gabriele De Rosa, recentemente scomparso -, la Fondazione “Carlo Donat Cattin”, l’Università cattolica e altri. Ogni anno registriamo molte presenze anche da fuori-regione; i dibattiti sono molto partecipati ed emerge una delle nostre finalità principali: porre argine allo “sfarinamento” dei cattolici in politica. Diamo per scontato, ovviamente, che ogni credente possa aderire liberamente a qualunque partito o sindacato e non c’è l’intenzione di resuscitare l’antica Dc. Bisogna però che i cattolici ricomincino a dialogare, in particolar modo sulle questioni ispiratrici e sui valori della politica italiana».