Toscana

TRATTATO COSTITUZIONALE E RADICI CRISTIANE: APPELLO DEI VESCOVI EUROPEI (COMECE) A BERLUSCONI

Un nuovo appello, alla vigilia della Conferenza intergovernativa (Cig), perché nel preambolo del Trattato costituzionale europeo venga citato il Cristianesimo è stato lanciato oggi dalla Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) in una lettera indirizzata a Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei ministri italiano e presidente di turno del Consiglio d’Europa. Nella lettera, firmata dal presidente della Comece, mons. Josef Homeyer e dai due vice-presidenti mons. Adrianus van Luyn e mons. Hippolyte Simon, si legge che il riferimento al Cristianesimo “completerebbe la Costituzione richiamando ciò che molti cittadini riconoscono come la fonte dei valori fondanti il progetto europeo”.

“Nella misura in cui il contributo del Cristianesimo alla civiltà europea è indiscutibile – si legge nel testo – l’omissione di un tale riferimento sarebbe difficile da comprendere per molti cittadini d’Europa, che piaccia o no, si riferiscono ad una trascendenza”. La lettera termina con l’apprezzamento da parte della Comece per i riferimenti riguardanti “l’eredità religiosa dell’Europa e dei suoi valori così come l’identità specifica ed il contributo delle Chiese e delle comunità religiose”. “Ciò – ad avviso della Comece – rappresenta un progresso importante nel modo di considerare la religione nell’architettura costituzionale europea”.Sir

L’Europa e le radici cristiane. Il Meeting rilancia san Colombano

Radici cristiane dell’Europa, la «battaglia» di Wojtyla