In Italia, dal 2000 ad oggi, le religiose hanno aiutato 3500 donne nigeriane coinvolte nella tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Le cifre sono state date durante il congresso in corso a Roma fino al 18 luglio Religiose in rete contro la tratta delle persone, della Uisg (Unione internazionale superiore generali) e dell’Oim (Organizzazione internazionale migrazioni). I trafficanti sono organizzati a livello transnazionale e noi dobbiamo porci allo stesso livello per contrastarli, ha affermato suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata. In Italia sono 250 le suore che lavorano in 110 progetti di assistenza e recupero. Le procedure per far uscire le donne dalla tratta sono complesse: il primo contatto avviene di notte, in strada, dove decine di religiose sono presenti senza clamore e con grande efficacia. Quindi le donne entrano in un primo centro che si occupa della protezione immediata; poi vengono accolte in famiglie o in centri sicuri. Quindi vengono aiutate per i documenti, in collaborazione con le ambasciate dei Paesi di origine. Segue la preparazione professionale e l’assistenza psicologica e spirituale, prima di mettere a punto un piano di rientro nel Paese di origine. In moltissimi casi ha evidenziato suor Bonetti sono stati i bambini a salvare le mamme, dando loro la forza di uscire dal circolo vizioso di questa moderna, ignobile e nascosta forma di schiavitù.Sir