Soddisfazione e apprezzamento per la nuova Convenzione del Consiglio di Europa contro il traffico di esseri umani in particolare il paragrafo che raccomanda ai Paesi la concessione del permessi di soggiorno alle vittime – viene espressa oggi da tre organizzazioni cristiane europee impegnate attivamente in questa battaglia: Caritas Europa, la Conferenza delle Chiese europee (Cec) e la Commissione delle Chiese per i migranti in Europa (Ccme). In una dichiarazione congiunta le tre organizzazioni approvano il testo della Convenzione, che bilancia il rafforzamento delle leggi e i diritti delle vittime della tratta. Il traffico di esseri umani affermano è collegato alla mancanza di opportunità all’interno delle migrazioni legali, alle disuguaglianze di genere così come alle disuguaglianze sociali e democratiche. Le tre organizzazioni mettono in discussione, però, l’utilità di misure tecniche come quella di rafforzare i controlli alle frontiere. La cosa migliore per le persone vittime della tratta dicono – dovrebbe essere il principio di fondo della Convenzione, che include, tra l’altro, provvedimenti legali che assicurino adeguata informazione e assistenza alle vittime e il diritto ad ottenere permessi di soggiorno a lungo termine. Sulla base della loro esperienza in 20 Paesi europei le tre organizzazioni raccomandano anche di mantenere alta la collaborazione tra il settore pubblico/governativo e le organizzazioni non governative. Concludono sottolineando la necessità di finanziare adeguatamente le iniziative contro la tratta nell’ambito del rafforzamento legislativo, la prevenzione e l’assistenza delle vittime. Sir