Caritas
Tratta: Caritas italiana, “presenti accanto a chi soffre, per essere voce di ogni vittima”
In Italia si stimano 20mila persone considerando il grande fenomeno sommerso e la difficoltà nel rilevare tutte le vittime
![](https://www.toscanaoggi.it/wp-content/uploads/2019/05/Tratta-il-10-maggio-la-presentazione-della-campagna-che-verra-lanciata-dal-Papa.jpg)
“In un mondo che tende a dimenticare o a ignorare questa piaga, la Caritas vuole far sentire la sua voce e presenza, accanto a chi soffre, per garantire che ogni vittima possa riscoprire la dignità che le spetta, nel cammino di giustizia e pace che siamo chiamati a costruire”. E’ quanto scrive Caritas Italiana in un comunicato diffuso per la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone che si celebra oggi 8 febbraio, memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita. Un fenomeno – si legge nel comunicato – che purtroppo “coinvolge milioni di persone e muta costantemente, nascondendosi sempre più nei luoghi chiusi, reali o virtuali della nostra società”. La tratta di esseri umani – scrive Caritas Italiana – è un crimine internazionale che implica il reclutamento, il trasporto, il trasferimento in un determinato paese o territorio di persone con l’uso di violenza, minaccia, coercizione, inganno o abuso di potere. Le vittime, spesso vulnerabili e provenienti da contesti di povertà, sono successivamente sottoposte a condizioni di sfruttamento, le cui forme più odiose includono la prostituzione, il lavoro forzato, il traffico di organi, l’accattonaggio, i matrimoni forzati, l’arruolamento forzato in conflitti armati o in attività illecite e criminali. Molte vittime della tratta sono costrette a indebitarsi con i trafficanti per finanziare il viaggio verso paesi più sicuri o più attraenti. Questi debiti, gonfiati e impossibili da saldare, diventano un meccanismo di controllo. Le vittime sono costrette a lavorare in condizioni di schiavitù per ripagare un debito che cresce continuamente, impedendo loro di guadagnare la libertà. Il debito diventa così una prigione invisibile, che lega le vittime al loro sfruttamento.
Caritas Italiana è tra i promotori della campagna “Cambiare la rotta. Trasformare il debito in speranza”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della pace, giustizia, ambiente e solidarietà e mobilitare i governi del mondo per il condono del debito. Le organizzazioni promotrici della campagna infatti si uniscono per “chiedere politiche più efficaci di prevenzione, supporto alle vittime e abolizione della schiavitù moderna” e la Chiesa, attraverso il messaggio del Giubileo, “invita tutti a riflettere sulla dignità di ogni persona e sul valore della giustizia sociale, in un mondo che spesso sfrutta e opprime i più vulnerabili. Inoltre le Caritas diocesane, in tutte le regioni, sono attivamente coinvolte nell’aiutare le vittime, offrendo supporto in diverse fasi: dalla loro individuazione, alla protezione, fino all’accoglienza e all’integrazione nella società. “Importante però – sottolinea Caritas italiana – è anche l’attenzione educativa, l’informazione su numeri e storie, la sensibilizzazione delle giovani generazioni di fronte a questa forma di schiavitù moderna”. Per maggiori informazioni sul fenomeno e sull’impegno Caritas, clicca QUI.
Secondo gli ultimi dati dell’International Labour Organization (ILO) e Walk Free (2022), in partnership con IOM, sarebbero circa 50 milioni le persone coinvolte nelle reti di assoggettamento e riduzione in schiavitù a livello globale, più di 12 milioni delle quali minorenni. In Italia, la tratta di esseri umani è un fenomeno che coinvolge uomini, donne, bambini spesso sfruttati per il lavoro forzato e la prostituzione. Il numero di persone coinvolte stimato dalle autorità italiane si attesta sulle 2.500/3000 Tuttavia, gli esperti del Consiglio d’Europa (Greta) ritengono che il numero reale si avvicini alle 20.000 persone, considerando il grande fenomeno sommerso e la difficoltà nel rilevare tutte le vittime.