Le organizzazioni di volontariato, Misericordie e Anpas, e la Croce Rossa Italiana diventano parti integranti del sistema regionale di emergenza urgenza territoriale. Lo stabilisce la proposta di modifica della legge 40, che disciplina il Servizio sanitario regionale, relativa all’organizzazione del trasporto sanitario. La modifica, approvata oggi dalla giunta regionale, passa ora all’esame del consiglio. L’intervento normativo è stato reso necessario da una sentenza della Corte di giustizia europea contro l’Italia, secondo la quale l’accordo di programma regionale che ha disciplinato fino ad ora l’attività del trasporto sanitario ha le caratteristiche di un contratto concluso a titolo oneroso e quindi rientra pienamente nella nozione di appalto pubblico. Un riordino si imponeva proprio per salvaguardare quel rapporto con le organizzazioni di volontariato e Cri che ha reso possibile in questi anni la crescita del servizio così come oggi noi lo conosciamo.«L’attività di volontariato e Cri, anche nel trasporto sanitario afferma infatti l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi costituisce una delle basi per la promozione e la crescita della coesione sociale nella nostra regione. La nostra organizzazione ha radici solide e lontane nella storia, permette di alimentare il legame che l’assistito ha con il suo territorio, impegna il volontariato a sviluppare una crescente qualificazione degli interventi. Con la proposta di legge non solo superiamo un ostacolo, ma poniamo le basi per un salto di qualità di tutto il sistema sanitario di emergenza urgenza.»Questo viene definito nella proposta di legge come un sistema complesso e unitario, costituito dal sistema di allarme sanitario (le centrali operative delle Aziende, che dovranno organizzarsi per area vasta), un sistema territoriale di soccorso (Asl, Cri e Associazioni di volontariato) e un sistema ospedaliero di emergenza (le Aziende con i pronto soccorso e i vari servizi ospedalieri). A ciascuno di questi sistemi la legge affida compiti precisi. L’attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza territoriale è quella riferita ai servizi di trasporto primari e secondari gestiti dalle centrali operative, ai servizi presenti nei Lea effettuati tramite ambulanza e ai servizi di trasporto nei quali le condizioni cliniche del paziente richiedono esclusivamente l’utilizzo di una ambulanza, l’assistenza in itinere e la garanzia della continuità delle cure. Solo nel caso in cui questa attività non possa essere assicurata da Asl, Cri e volontariato, le stesse Aziende potranno affidarla a terzi, con procedure di evidenza pubblica. Viene istituito un apposito elenco regionale a cui le associazioni di volontariato, co me i comitati Cri, saranno inserite in base a requisiti stabiliti da un apposito regolamento. Per l’organizzazione dei servizi sono previsti una conferenza regionale permanente con compiti di programmazione, indirizzo, coordinamento e verifica, specifici protocolli, e un sistema di badget in base al quale definire gli obiettivi, quantificare le risorse e verificare i risultati. L’attuale sistema di intervento proseguirà fino alla data di attivazione dell’elenco regionale previsto dal regolamento. Entro il 31 maggio 2010 le Asl dovranno riorganizzare il dipartimento emergenza urgenza per realizzare l’integrazione funzionale tra il personale del sistema territoriale di emergenza urgenza e quello del pronto soccorso. (cs-Susanna Cressati)