Passa a maggioranza in Consiglio regionale la nuove legge regionale sul trasporto sanitario. La legge è stata approvata nella seduta di mercoledì 22, con i voti favorevoli dei gruppi Pd, Idv, Fed. Sinistra-Verdi e l’astensione del gruppo misto. Non ha partecipato al voto l’Udc, mentre Pdl e Lega Nord avevano già abbandonato l’aula. Nel nuovo testo normativo, le associazioni di volontariato e della Croce rossa italiana sono inquadrate come parte integrante del sistema. Al volontariato sono affidate precise competenze sulle attività di soccorso-trasporto sanitario, in considerazione del loro ruolo imprescindibile, della loro capillare diffusione territoriale e del loro radicamento in Toscana. Il volontariato è dunque inserito nel circuito di programmazione regionale e aziendale, e nasce una Conferenza regionale permanente con funzione di indirizzo, coordinamento e verifica del sistema di emergenza urgenza territoriale. Inoltre è previsto un elenco dei soggetti in possesso dei necessari requisiti. Ancora, il modello dei rimborsi per prestazione viene sostituito con il sistema del budget, strutturato sulla base dei diversi livelli di attività e del relativo fabbisogno sanitario, con particolare attenzione ai comuni montani e disagiati. In questo modo, lo ricordiamo, la Regione Toscana tenta di far fronte a una sentenza della Corte di giustizia europea, secondo la quale per il trasporto sanitario si renderebbero necessarie delle gare pubbliche: questo rischiava di far saltare l’intero sistema toscano, che si basa su una rete di solidarietà nata secoli fa e unica nel nostro paese.Il presidente della commissione Sanità, Marco Remaschi (Pd), nell’illustrazione in aula − il dibattito si era svolto nella seduta di martedì 21 − ha parlato di valorizzazione del volontariato toscano e ha ripercorso il lavoro in commissione, con un confronto serrato, anche con la Giunta regionale. Il rammarico − ha sottolineato − è di non aver raggiunto, alla fine, l’unanimità. Siamo convinti − ha concluso Remaschi − di aver fatto tutto il possibile per rispettare la sentenza della Corte europea.Il volontariato è parte organica del sistema sanitario toscano − ha osservato Gian Luca Lazzeri (Lega Nord Toscana) − c’è il rischio che la commissione europea snaturi il nostro mondo e non sappiamo se le modifiche introdotte da questa legge, che sul punto valutiamo positivamente, basteranno. Ma la netta contrarietà che ha portato all’astensione in commissione, ha spiegato Lazzeri, è legata alla rappresentanza delle organizzazioni. Le associazioni di volontariato avevano giustamente proposto un emendamento affinché la loro rappresentanza fosse ricercata all’interno delle associazioni maggiormente rappresentative nel territorio della singola azienda sanitaria, ma la Giunta ha detto di no. Accadrà che realtà importanti dell’associazionismo non saranno rappresentate in tutto il territorio toscano.La commissione ha lavorato e lavorato bene − ha affermato il vicepresidente della commissione Sanità, Stefano Mugnai (Pdl) − e se il sistema emergenza-urgenza non verrà snaturato, avremo comunque contribuito alla difesa del patrimonio del volontariato. La Toscana ha una esperienza consolidata che risale a sette secoli fa e che non deve essere snaturata. Temo tuttavia − ha aggiunto Mugnai − che il giudizio sarà negativo, temo che questo provvedimento che andate ad approvare porterà a un’impugnativa da parte di qualcuno. E allora questa legge determinerà qualcosa di estremamente grave: l’aver assestato un colpo durissimo alla realtà del volontariato nella nostra regione. Avevamo proposto emendamenti, ma chi governa questa regione non ha neppure la pazienza di ascoltare.Di parere opposto Lucia Matergi (Pd), che parla di legge storica, che mette a sistema la prassi della collaborazione, tende a valorizzare la forza del volontariato e ottempera alle disposizioni dell’Europa. Le organizzazioni del volontariato, ha proseguito Matergi, vengono incluse con pari dignità in un sistema di indirizzo pubblico di livello regionale, la dimensione che dà maggior sicurezza.Il consigliere Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto) ha espresso voto di astensione a seguito della bocciatura del proprio emendamento relativo ai criteri di rappresentanza delle organizzazioni di volontariato nei comitati di coordinamento per il trasporto sanitario di emergenza urgenza, emendamento, ha spiegato Ciucchi in Aula, teso a introdurre tra i criteri di rappresentanza un elemento di valutazione sulle prestazioni svolte nell’anno solare precedente. Il consigliere Marco Carraresi (Udc) aveva proposto di ritirare gli emendamenti presentati dal proprio gruppo e votare la legge, a patto che venisse approvato l’emendamento presentato da un esponente della stessa maggioranza. Secondo Rosanna Pugnalini (Pd), invece, la nuova legge è pensata per salvare le peculiarità del volontariato in Toscana, che da secoli dà un grosso apporto. Il sistema può essere migliorato, guardiamo al sistema regionale nella sua interezza. (s.bar-cem)