Su 240.000 viaggiatori che ogni giorno utilizzano i treni toscani per raggiungere il posto di lavoro, il 10% arriva alla stazione di partenza in bicicletta, ma solo l’1% torna sui pedali dopo essere sceso dal treno. Per far crescere queste percentuali, rendere la scelta del tandem treno-bicicletta una reale alternativa all’uso dell’auto, incentivare la mobilità sostenibile, la Regione Toscana, Rete ferroviaria Italiana Spa, e la Fiab Federazione italiana amici della bicicletta hanno firmato oggi un accordo che dà il via ad un progetto pilota per la realizzazione di ‘ciclostazioni’ in alcune stazioni ferroviarie toscane strategiche per quanto riguarda i flussi dei pendolari.Le ciclostazioni saranno luoghi in cui i pendolari e turisti potranno noleggiare biciclette oppure trovare servizi (parcheggio, custodia in spazi coperti, manutenzione, riparazione) per i mezzi di proprietà. Le ciclostazioni saranno realiz zate in stazioni situate in territori principalmente di pianura e caratterizzate da un significativo flusso di pendolari e turisti. Le stazioni ferroviarie dentro le quali si è deciso di realizzare le ciclostazioni sperimentali sono Pistoia centrale, Prato centrale, Livorno, Grosseto, Empoli e Montevarchi. Inoltre si verificherà la possibilità di realizzarne altre a Firenze e Pisa.Grazie all’accordo firmato oggi dall’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, dall’ing. Cesare Donnini per Rete ferroviaria Italiana e da Antonio Della Venezia per la Fiab, i tre partner contribuiranno alla costruzione del progetto pilota e ne verificheranno la fattibilità e le potenzialità. La Regione contribuirà allo studio con 30.000 euro, Rete ferroviaria metterà a disposizione spazi, personale e strutture tecniche nelle stazioni indicate dal progetto e la Fiab valuterà i meccanismi per rendere il servizio efficiente, economico e funzionale.«La Toscana ha scelto di puntare sulla mobilità sostenibile Ha detto l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti per questo stiamo agendo su più fronti per potenziare e migliorare il trasporto su rotaia. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini, ed in particolare a quelle dei pendolari, dobbiamo anche offrire alternative concrete all’uso dell’auto anche una volta raggiunta la città di destinazione. Il flusso dei pendolari è destinato ad aumentare, si prevede un incremento del 30% al 2015. L’interazione treno-bicicletta è strategica e favorire lo scambio tra treno e bici nelle stazioni significa costruire un’alternativa credibile, pratica ed ecologica all’uso del mezzo privato».Cesare Donnini, di Rfi, ha aggiunto che «l’interscambio fra treno e bici, due mezzi apparentemente in antitesi in funzione della velocità, costituisce invece un connubio ideale sotto il profilo ecologico». «Siamo convinti ha detto – che gran parte degli utenti del treno siano anche amanti della bicicletta. L’intesa raggiunta sviluppa alcuni progetti pilota e porterà sicuramente un positivo ritorno in termini di soddisfazione da parte dei clienti ferroviari, oltre a contribuirà ad acquisire nuovi utenti»«Le ciclostazioni ha spiegato Antonio Della Venezia di Fiab saranno luoghi riparati e custoditi per lasciare le bici in sosta, ma anche punti per il noleggio delle biciclette. L’obiettivo è rendere più semplice l’intermodalità treno-bici. L’uso congiunto di bicicletta e treno è già stato sperimentato in vari Paesi con ottimi risultati, anche perchè la bici offre flessibilità, velocità e libertà negli spostamenti brevi, mentre il treno rappresenta un mezzo comodo e sicuro per compiere tragitti più lunghi. Fiab in passat o ha lottato per l’istituzione del servizio di trasporto bici sui treni, oggi vuol compiere un ulteriore passo per costruire un’alternativa sostenibile all’uso dell’auto». (cs-Pamela Pucci)