Toscana

TRASPORTI: TRAMVIA FIRENZE; SI’ BENI CULTURALI AD ATTRAVERSAMENTO PIAZZA DUOMO

La tramvia di Firenze può passare da piazza del Duomo perché dal punto di vista artistico e architettonico non inficia il centro storico della città. Lo ha deciso, a quanto si apprende, il comitato di settore del ministero dei Beni culturali, chiamato in causa nell’estate scorsa per verificare l’impatto del tram sulla storica piazza patrimonio dell’Unesco. Il Comitato tecnico-scientifico per i beni architettonici e paesaggistici del ministero per i beni e le attività culturali ha però posto alcuni limiti: “Niente alimentazione aerea per la tramvia di Firenze nei pressi di Duomo e Battistero; niente fermata presso il Battistero; velocità molto ridotta nella zona storica della citta”.

“Sentiti i pareri dei tecnici e degli enti locali interessati – si legge in una nota – il Comitato ha prescritto ulteriori e specifiche garanzie di tutela perché l’impatto della tramvia sia contenuto al massimo”.

“Le misure comportano: a) la mancanza di specifici separatori di sede; b) l’assenza di una fermata presso il Battistero; c) una velocità molto ridotta nella zona storica della città; d) l’applicazione delle provvidenze necessarie a contenere le vibrazioni; e) la minore alterazione possibile dei marciapiedi esistenti, senza ridurli; f) infine, elemento più importante, l’assenza di alimentazione aerea in prossimità del Duomo e del Battisterò'”. “Il Comitato – conclude la nota – ha infine raccomandato al Comune di Firenze di ‘valutare la possibilita’ di utilizzare convogli meno lunghi e pesantì”.

Il progetto della tramvia costa complessivamente circa 500 milioni di euro. La tramvia è composta da tre linee: la linea uno congiunge Firenze con Scandicci; la due l’aeroporto con il centro storico fino a piazza della Libertà; la tre collega l’ospedale di Careggi con i viali di circonvallazione. E’ proprio la linea due la più contestata: passerebbe troppo vicina alla piazza del Duomo e in special modo vicino al Battistero. Per ovviare alle critiche – Forza Italia ha portato la questione alla Commissione europea ma anche l’ex sovrindente Antonio Paolucci e il direttore generale dei beni culturali della Toscana Mario Lolli Ghetti avevano sollevato perplessità e rilievi – Palazzo Vecchio ha annunciato pochi giorni fa una soluzione alternativa: via i pali elettrici e i fili nel tratto vicino alla piazza. Per limitare i possibili danni estetici, si è scelto di alimentare attraverso un accumulatore di energia la tramvia per circa 300 metri, tra via Cerretani e via Cavour. Questa soluzione, insieme ad alcune prescrizioni da parte del comitato come la riduzione delle vibrazioni, la pedonalizzazione dell’area, la bassa velocità e la conservazione dei marciapiedi, ha garantito il via libera. (ANSA).