La Toscana è la Regione che spende di più per i pendolari rispetto al proprio bilancio. Parola di Pendolaria’, la campagna promossa da Legambiente che difende il diritto alla mobilità dei pendolari e che come ogni anno stila un rapporto dettagliato sulla situazione del trasporto ferroviario in Italia. Il documento premia la Toscana come la regione che con più continuità in questi anni ha investito per migliorare il servizio ferroviario pendolare (in termini di treni/km e nuove carrozze) e i numeri dimostrano che questa direzione paga: in termini di aumento della domanda si è passati da 165mila passeggeri trasportati nel 2000 a 225mila nel 2008. La scelta della Regione, spiega il rapporto, è stata di lavorare su un orario cadenzato e coordinato (chiamato Memorario’) dei principali collegamenti regionali, in modo da potenziare le linee che collegano Firenze con Pisa e Livorno, con Lucca e Viareggio, con Siena, con il Mugello, con la Valdisieve e con il Valdarno-Arezzo-Chiusi. La domanda dei pendolari, continua il documento di Legambiente, è certamente alta: la Toscana è la quarta regione in Italia con 225mila viaggiatori al giorno (dopo la Lombardia, 559mila, la Campania, 440mila, il Lazio 400mila), ma è al primo posto per l’entità delle risorse regionali aggiuntive che investe nei servizi: è infatti la regione che per incrementare i treni ha speso di più dal 2001 ad oggi con 80,1 milioni di euro complessivi (9,5 nel 2005, 17,2 nel 2006, 21,5 nel 2007 e 31,9 nel 2008). Seguono a notevole distanza la Lombardia, la Provincia di Trento, la Campania, il Veneto e l’Emilia Romagna. Nel resto del paese le risorse stanziate per aumentare il numero di treni per km sono invece molto basse. «Il riconoscimento ci fa piacere commenta l’ass essore regionale ai trasporti Riccardo Conti ma certamente non basta. La situazione del trasporto ferroviario è tale che urge diventi una questione nazionale». Ottima performance della Toscana anche riguardo alle risorse aggiuntive stanziate per acquistare nuovi treni. In questo caso, al secondo posto dopo la Lombardia, la Toscana dal 2001 al 2008 ha versato 75 milioni di euro, confermandosi la regione più costante nella politica di sviluppo del trasporto su ferro. Il rapporto sottolinea inoltre quanto la Toscana abbia rivolto la propria attenzione a monitorare il servizio e dunque si sia concentrata su fattore qualità. Anche in questo caso unica in Italia, la Toscana ha istituito infatti l’Ispettorato per i trasporti, una squadra di circa 50 dipendenti regionali che verificano sul campo il livello qualitativo del servizio erogato da Trenitalia: dalla puntualità all’affollamento dei treni, dalla funzionalità delle porte all a pulizia degli scompartimenti e delle toilette. Ha poi attivato un call center con un numero verde dedicato, al quale i viaggiatori possono rivolgersi per reclami su disservizi e disagi e richiedere informazioni e chiarimenti. Duecento, in media, le chiamate al mese. Risultato, conclude Pendolaria’: funziona. (cs-Chiara Bini)