Toscana
Trasporti, più treni nel futuro della regione
Ma i toscani danno «un giudizio non esaltante» dei servizi di trasporto pubblico e il 70% della popolazione della regione si sposta utilizzando la propria auto. Sono questi i due punti di criticità dell’attuale modello della mobilità toscana secondo quanto affermato da Conti che ha citato uno studio realizzato dal dipartimento mobilità della Regione.
L’idea di fondo del Piano è quella di valorizzare la rete ferroviaria e il trasporto pubblico su rotaia e su gomma per limitare l’utilizzo dell’auto privata e di rivoluzionare radicalmente le modalità del trasporto merci attraverso il potenziamento di porti, aeroporti e infrastrutture intermodali quali gli interporti di Prato e di Livorno. Il Piano contiene molti dei progetti strategici già individuati negli accordi tra Regione e governo sulle infrastrutture; ad esempio l’alta velocità ferroviaria, la variante di valico, il corridoio tirrenico. E grazie a questi accordi sono già disponibili risorse per circa 12 miliardi di euro, mentre 3,5 miliardi saranno reperibili grazie alle risorse annualmente destinate al trasporto pubblico. «Il resto ha detto Conti dovrà arrivare da investimenti aggiuntivi per i quali spero si riesca a coinvolgere il mondo delle imprese toscane».
Per quanto riguarda le critiche arrivate dai toscani sui trasporti regionali l’assessore ha osservato che «ci sono segnali incoraggianti sui quali lavorare; ad esempio il fatto che il giudizio sul funzionamento dei treni locali sta crescendo in senso positivo oppure che il 25% toscani sono disponibili ad usare la bicicletta al posto dell’automobile per i loro spostamenti. Nella realizzazione del Piano della mobilità e della logistica dovremo dunque tenere di conto di queste opportunità».
«Se vogliamo incentivare l’uso dei mezzi pubblici e di tutti quei mezzi alternativi all’auto privata ha spiegato è necessario cominciare a ragionare in termini di tariffazione per l’uso delle grandi arterie di comunicazione e, al tempo stesso, di defiscalizzazione per quel che riguarda il costo di abbonamenti o biglietti di autobus e treno». Sul fronte dei pedaggi stradali oltre alla Fi-Pi-Li, che è di competenza regionale, anche l’Anas sta pensando a qualcosa di simile per l’Autopalio Firenze-Siena Conti ha detto che si dovrà arrivare ad un sistema di tariffazione che tenga conto degli spostamenti effettuati per motivi di lavoro, degli orari in cui viene utilizzata una certa arteria, dei chilometri di percorrenza effettuati.