Il prossimo 14 dicembre partirà il nuovo orario invernale dei treni, ma non partirà lo sviluppo previsto di Memorario’. L’incremento dei servizi cadenzati sulla linea Tirrenica da Pisa a La Spezia, sulla Pontremolese e il nuovo servizio metropolitano Empoli-Firenze-Porta a Prato subiranno una battuta d’arresto. L’adeguamento dei sussidi per i servizi regionali e per gli Intercity assicurati dal governo a Trenitalia sono arrivati molto in ritardo e neppure in misura adeguata. Questo ha provocato lo slittamento dell’entrata in vigore del nuovo potenziamento di Memorario’. E’ quanto annunciato oggi dall’assessore ai trasporti Riccardo Conti, durante la presentazione del quadro sui servizi ferroviari e sul trasporto su gomma in Toscana, anche alla luce dei ritardi sull’adeguamento delle risorse nazionali per i serviz i regionali.«Siamo a fare i conti con un problema enorme di carenze di risorse», annuncia l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, «ma non intendiamo rinunciare né allo sviluppo del progetto Memorario, la cui prima fase si concluderà nel dicembre 2009, con la Tirrenica Pisa-Grosseto e la Prato-Bologna, né ad attivare ogni possibile intervento per il rinnovo dei convogli ferroviari. Dunque la Regione Toscana garantirà per le risorse che il governo non metterà a disposizione e interverrà comunque per l’acquisto di nuovi 20 moderni locomotori 464». Le risorse previste nella finanziaria 2009 ammontano a circa 1350 milioni, la stessa cifra prevista nel 1999, mentre la richiesta di Trenitalia per i servizi regionali e gli IC con sussidio dello Stato è di 2050 milioni. Un differenziale enorme che ha portato nelle settimane scorse Trenitalia a minacciare tagli ai servizi e il blocco di ogni previsione di sviluppo in attesa di un provvedimento di adeguamento. Ora il provvedimento è arrivato con il decreto anticrisi del 28 novembre. La previsione di copertura è di 480 milioni, quindi lontana dai 700 milioni necessari. Sono previsti anche 960 milioni per investimenti. Nei prossimi giorni si capirà quale sarà il grado di copertura del fabbisogno per i servizi trasferiti dallo Stato alla Toscana, e quale l’intervento per il rinnovo dei treni. Il fabbisogno di nuovi convogli nella nostra regione è tale da richiedere un intervento per oltre 600 milioni cui dovranno aggiungersi, una volta completato il sottoattraversamento ulteriori 200 milioni per acquistare altri 34 treni metropolitani.«In Toscana le risorse necessarie, pari a 7,2 milioni di euro per anno, sono interamente garantite dal bilancio regionale», fa sapere Conti. «Ma siamo pronti anche a garantire la differenza f ra quanto stanzierà lo Stato e i costi del servizio storico. Eppure tutto questo non è bastato per ottenere l’avvio del nuovo Memorario fin dal 14 dicembre. Adesso che è stata constatata l’insufficienza delle risorse, lo sviluppo dei servizi è legato al loro riordino e una parte fondamentale la svolgeranno i servizi su gomma».«Dopo le gare del 2004 prosegue Conti – alle aziende di trasporto è stata assicurata la copertura integrale degli incrementi dovuti ai nuovi contratti del personale, ed è stata riconosciuta anche un’inflazione media del 6%, che ha coperto abbondantemente gli incrementi. Allora, come mai la gomma è rimasta ferma, se il servizio ferroviario è aumentato del 20%? Agli enti locali e alle aziende chiediamo di operare al livello che loro compete con tutti gli strumenti che hanno a disposizione, valorizzando le buone pratiche di questi anni con il riordino delle re ti e il riordino delle gestioni». Ultima questione, ma non tale per importanza, la ripercussione dei nuovi Eurostar dell’Alta Velocità su Intercity e regionali che rischiano di essere relegati sulle linee lente. «Quest’anno conclude Conti la situazione in Toscana è meno grave che in altre regioni. Grazie alla mobilitazione di sindaci, enti locali, parlamentari e all’autorevolezza che la Regione si è conquistata in questi anni per il forte impegno, soprattutto economico, riversato sui servizi regionali, siamo riusciti a limitare i danni. Non possiamo comunque ritenerci tranquilli e soddisfatti e infatti continueremo a vigilare soprattutto sull’entità di finanziamenti che il governo destinerà agli intercity. Altra questione, la salvaguardia degli spazi riservati ai treni regionali e agli Ic tra Firenze e Figline Valdarno sulla linea veloce. Temi che saranno posti fortemente in occasione del prossimo accord o quadro Regione-Rfi che dovremmo firmare a marzo per lo sviluppo dei servizi negli anni 2010-2015». (cs-Chiara Bini)