«Toremar è ceduta alla Regione Toscana dall’1.1.2010. I debiti di Tirrenia nei confronti di Toremar sono iscritti a bilancio e il capitolato prevederà che l’acquirente dovrà onorare tali debiti. Ogni attività e passività è trasferita con la società. Nessuna previsione di garanzia dello stato.» Così ieri l’assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, nella comunicazione fatta in giunta relativamente alle vicende Toremar.Il 15 ottobre scorso, infatti, i Ministri dei Trasporti e dell’Economia hanno richiesto al presidente Martini un pronunciamento definitivo sul percorso dell’azienda riassumibile in due sole possibili scelte: cessione della società alla Regione che dovrà curare, in autonomia, il processo di privatizzazione ed affidamento dei servizi sussidiati per la continuità territoriale ovvero privatizzazione di Toremar da parte del governo in un unico pacchetto con Tirrenia. «Quelle poste dal governo sottolinea l’assessore Conti – sono condizioni durissime: un taglio di oltre 4 milioni alle compensazioni di servizio pubblico e pochi milioni per il rinnovo della flotta, quando ne servirebbero ben più di cento. Ma la Regione ribadisce l’assessore – non intende venir meno agli impegni presi col territorio e confermati anche nel recente incontro con gli Enti Locali interessati ai quali è stato chiarito che per quanto in particolare riguarda il processo di privatizzazione collegato alla liberalizzazione dei servizi questo comporterà la cessione del 100% della società.»L’approvazione della Giunta, rispetto a tali prospettive, sancisce il trasferimento a partire dal 1 gennaio 2010, in blocco, con tutto il personale in forza (179 addetti a tempo indeterminato, di cui 161 addetti come personale navigante e 18 addetti amministrativi). Per il rinnovo della flotta e la manutenzione straordinaria potranno essere utilizzati solo i fondi FAS regionali e pochi milioni di euro di fondi presenti presso il Ministero dei Trasporti.Secondo quanto valutato da Fiditoscana l’equilibrio economico della società al netto degli investimenti ha richiesto negli ultimi tre anni, in media, 15,6 milioni di euro di compensazioni per obblighi di servizio e tariffarie. Per Toremar, cioè, ci sono oneri comunque non riducibili, legati ai collegamenti garantiti, anche se in perdita, e alle compensazioni tariffarie dovute ai residenti. In questo contesto la quota di sussidio assicurata dallo Stato è di 12,3 milioni per anno, il che costringe la Regione ad un’integrazione, già per il prossimo bilancio triennale, pari a 3 milioni per anno. Tutte da trovare le risorse per gli investimenti dato che il governo, per il rinnovo delle navi Toremar, si limita a permettere di spostare risorse da altri interventi già programmati dalla Regione. (cs-Franecsca Calonaci)