Toscana

TRASPORTI, CONFERMATO LO SCIOPERO DEI TRENI IN TOSCANA PER LUNEDI’ 19 GIUGNO

Le risposte delle Ferrovie in merito ai treni soppressi, con la reintroduzione di solo sei degli oltre venti treni soppressi, sono assolutamente insufficienti. Per questo i ferrovieri della Toscana hanno deciso di confermare lo sciopero già proclamato per lunedì prossimo, 16 giugno, che sarà dalle ore 9,00 alle ore 17,00 per la circolazione treni e dell’intera giornata per tutti gli altri settori. Lo hanno annunciato stamani in una conferenza stampa Massimiliano Bianchi, Stefano Boni, Paolo Fantappié a nome delle segreterie regionali, rispettivamente, di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt. L’aver confermato alcuni treni esattamente come era fino ad oggi (treno N°645 Milano/Livorno, treno N°664 Livorno/Milano, treno N°672 Grosseto/Milano, treno N° 647 Milano/Grosseto) e l’aver istituito due nuovi treni (N°1555 Firenze/Roma al posto del treno N°85 Roma/Monaco e N°1556 Roma/Firenze al posto del treno N°700 Roma/Udine) non soddisfa le reali esigenze dei pendolari –hanno detto Bianchi, Boni e Fantappié- nè garantisce una mobilità nazionale efficiente e funzionale alle esigenze dei viaggiatori.  Le segreterie di Filt, Fit e Uilt sono preoccupate per il forte ridimensionamento dell’offerta e del servizio di trasporto ferroviario in Toscana e per il peggioramento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri, con una riduzione di oltre 400 lavoratori negli ultimi anni. E’ invece fondamentale mantenere e sviluppare il trasporto ferroviario come il principale sistema di mobilità pubblica nella nostra Regione. Numerosi ed evidenti i segnali di ridimensionamento, secondo Filt, Fit e Uilt. In particolare: l’aumento del numero di eurostar che non fermeranno più a Firenze, creando forti difficoltà ai viaggiatori della Toscana; la progressiva chiusura di stazioni ferroviarie, biglietterie, assistenza ai viaggiatori e scali merci, con peggioramento del servizio offerto ai viaggiatori e ai clienti; il forte ridimensionamento del Centro di Regolamentazione del traffico ferroviario di Firenze Campo Marte che gestisce la circolazione sulla principale dorsale MI-BO-RM-NA e lo spostamento di queste attività su Bologna con forti riflessi negativi sul personale; il mancato sviluppo del polo tecnologico di Osmannoro, dell’Officina grandi riparazioni di Porta al Prato, dell’Officina di Pontassieve e di quelle di Siena e Pisa; il ridimensionamento del plesso di viale Lavagnini a Firenze, con la prossima chiusura delle strutture, a partire dai servizi di mensa per i lavoratori e lo spostamento del personale in altre sedi. A questo si aggiunge la riduzione della manutenzione ordinaria dell’infrastruttura ferroviaria a causa delle carenze di personale della manutenzione. Per tutti questi motivi Filt, Fit e Uilt chiedono il sostegno di tutte le associazioni dei pendolari e di tutti i cittadini della Toscana e delle Istituzioni, per un servizio ferroviario sempre più sviluppato ed efficiente sul nostro territorio. (cs)